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Libero: “Da Lapo a Nina Moric, se non ti hanno violentato non sei nessuno”

di Gianluca Pace |27 Ottobre 2013 17:55

Lapo Elkann

ROMA – Da Lapo a Nina Moric, ormai, tra i Vip, se non ti hanno violentano non sei nessuno. E’ questa la provocazione di Pierangelo Maurizio su Libero:

 I gesuiti non hanno avuto la minima difficoltà a smentire che Lapo abbia mai studiato in un loro collegio in Italia e nemmeno all’estero. Pare fosse in un’altra scuola in Francia. Lapo poi ha messo in collegamento gli abusi e il suicidio del suo miglior amico «che è stato con me in collegio 10 anni e ha vissuto quello che ho vissuto io, si è ammazzato un anno e mezzo fa». Certo, avrebbe anche potuto farsi accompagnare in qualche Procura dagli amici del Fatto, che hanno diverse entrature, e denunciare il tutto. Ma deve essere stata una dimenticanza. Mentre stavamo tutti lì impietriti a chiederci sarà vero, e povero Lapo, ecco che è arrivata un’altra rivelazione. Scioccante, ovviamente. Questa volta a confessarsi è stata la Balconata d’Italia, Maria Grazia Cucinotta.

Senza nascondere la rabbia che prova ancora, ha ricordato: «Quando avevo vent’anni a Parigi ho subito un tentato stupro» da un energumeno che aveva cercato di spogliarla per strada. Anche qui nei dettagli c’è stata qualche sbavatura. Il bruto ha tentato di strapparle la maglietta, un toppino leggero? No, la felpa. Uno degli indumenti più instrappabili. Deve essere da quel momento che Maria Grazia ha deciso di esibire il suo meraviglioso décolleté, come arma per tenere lontani i maniaci sessuali. Ma come mai proprio adesso, perché hanno deciso di rompere un silenzio tanto doloroso dopo tanto tempo? La Cucinotta, che casualmente ha appena firmato una capsule collection (non so cosa voglia dire) d’abbigliamento, dice: voglio aiutare altre donne vittime di abusi a tornare ad una vita normale. Combinazione, la stessa motivazione di Lapo: «Voglio aiutare chi ha passato quello che ho passato io». A dare il là alla nuova tendenza è stata una grande, Madonna.Aiprimi di ottobre, sulle pagine di Harper’s Bazar(ognuno ha la sua ribalta) ha ricordato che nei primi tempi a New York era stata dura: prima subì una rapina, più tardi, coltello alla gola, fu portata su un tetto e stuprata. Almeno ci ha risparmiato qualsiasi nobile intento all’uscita pubblica e tutto sommato il suo racconto è il più credibile. Ad alzare il tiro ci ha pensato Nina Moric, l’ex signora Corona. Ieri pomeriggio ha scelto l’ambientazione piùdiscreta, le telecamere, eha tirato fuori il suo grumo nero tenuto dentro per 30 anni: «Da bambina sono finita in ospedale perché mio padre mio violentava». E pazienza che, per rafforzare il concetto, Nina sia salita in passerella in tenuta da superpoliziotta sexy. Ecco, così per dire, ma tra i cosiddetti Vip hanno ancora un senso le parole pudore, riservatezza, stima di sé (e degli altri)?

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