Libero: “L’idea luminosa del governo: spegnere la luce per risparmiare”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Giugno 2014 - 10:58 OLTRE 6 MESI FA
Libero: "L’idea luminosa del governo: spegnere la luce per risparmiare"

Libero: “L’idea luminosa del governo: spegnere la luce per risparmiare”

ROMA – “L’idea luminosa del governo: spegnere la luce per risparmiare” è il titolo dell’articolo a firma di Mario Giordano su Libero. “Cottarelli “riappare” – prosegue Giordano – con un taglio da 100 milioni Ma che ce ne facciamo di un Mister Forbici così?.”

Più che il genio della lampada, il genio del lampione. Ci eravamo chiesti proprio ieri, su queste colonne, che fine avesse fatto Carlo Cottarelli, il fenomeno della spending review improvvisamente desaparecido dopo che le sue proposte erano finite nel cestino di Renzi, e lui – voilà – ha voluto subito dare una dimostrazione del suo essere in vita. Ha rimesso la testa fuori dal freezer dove l’avevano congelato e ha lanciato la sua proposta per risparmiare quattrini pubblici: spegniamo l’illuminazione nelle città, ha detto. Praticamente un salto nel buio.

Che l’idea non sia propriamente luminosa, in effetti, va da sé. Spegnere la luce nelle città,oltre a favorire criminali e incidenti stradali, non comporterebbe nemmeno un grande vantaggio economico: appena 100-200 milioni, in tutto, secondo quanto affermato dal medesimo genio del lampione.Ora: vi pare? Questo è stato zitto per quasi due mesi,e poi di fronte a una spesa pubblica di 800 miliardi di euro (800 miliardi!) non trova altra proposta che raschiare le briciole della bolletta elettrica? Lasciando interi quartieri al buio? Ma ci è o ci fa? In altre parole: è acceso ospento?Noi,adire ilvero, lo pensavamo intento a studiare, leggere, documentarsi, compulsare file e tabelle, immerso nei dossier segreti, fra dati sconvolgenti e incartamenti scottanti. E invece, l’abbiamo scoperto: stava leggendo il manuale di Nonna Papera. «L’ultimo che esce spenga sempre la luce». E lui, poveretto, non ha capito che il suo fumetto preferito non si riferiva ai viali delle città…

E dire che quest’uomo illuminato (si fa per dire) siamo andati a prenderlo fino a Washington, al Fondo Monetario Internazionale. L’abbiamo riportato in Italia come se fosse il salvatore della patria, l’uomo capace di risolvere i problemi di spesa, le forbici più brave delWest. Per invogliarlo a questa civile missione gli abbiamo anche dato uno stipendio di tutto riguardo: 258 mila euro l’anno, che sono 140 mila netti, cioè 11.900 euro netti al mese, cioè quasi 400 euro al giorno.A questo punto viene la domanda: quanto ci ha messo a elaborare la teoria dei lampioni? Un giorno?Due? Tre? Insomma quanto ci è costata questa sua (scarsa) illuminazione? Ce lo dica perché vorremmo chiedere il rimborso. Al buio.

Diciamolo: era meglio nei giorni scorsi quando il genio del lampione stava lontano dalle luci della ribalta. E anche quando stava lontano dalle luci, tutto sommato. In realtà, però, la sua dev’essere una deformazione professionale: in questi due mesi di assenza prolungata, infatti, siera fatto notare solo un paio di volte e una di queste,pensate un po’, fu proprio la partecipazione a un convegno della FondazioneEtica, in cui lui propose l’acquisto di lampadine a basso consumo per le amministrazioni pubbliche. Lo vedete che è proprio una fissazione? Chissà: forse all’università si è laureato in economia delneon, avrà fatto un master in plafoniere alogene, al Fondo Monetario Internazionale avrà avutola responsabilità di spegnere le abat-jour degliuffici…

Con tutto il rispetto per la sua vocazione elettrica, però, il dubbio rimane: perché lo teniamo lì? Perché lo abbiamo chiamato? E perché continuiamo a pagarlo profumatamente? Renzi,praticamente non gli rivolge più la parola: l’ha sconfessato in diretta Tv e poi l’ha considerato più o meno come un soprammobile del ministero dell’Economia. Il ministro Padoan ogni tanto lo cita («Vive e lotta con noi»,ha detto poche settimane fa), ma così, tanto per dimostrare che il presunto collaboratore non è ancora stato sepolto nelle segrete del ministero. Del resto, come è noto, Il piano di spending review che Cottarelli aveva preparato vennepreso in considerazione dal governo più o meno come una bistecca alla fiorentina in un simposio di vegetariani.Eallora che ci sta a fare Cottarelli-nolight? Ad abbagliarci con queste sfavillanti lampi di buio?