Libero: “Silvio Berlusconi in mano a tre donne. Farà il badante agli anziani?”

Libero: "Silvio Berlusconi in mano a tre donne. Farà il badante agli anziani?"
Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ROMA – Silvio Berlusconi in mano a tre donne: il giudice relatore del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, e le due esperte Silvio Guidali, criminologa, e Federica Brunelli, sociologa. Spetterà a loro decidere come l’ex presidente del Consiglio passerà i nove mesi a cui è stato condannato in via definitiva per la vicenda Mediaset (condanna in realtà a quattro anni, di cui tre coperti da indulto che si riducono a nove mesi per effetto della Legge Gozzini). 

Secondo quanto ha annunciato il sito del quotidiano dei vescovi Avvenire, è quasi certo l’affidamento di Berlusconi ai servizi sociali in una struttura per anziani o disabili, probabilmente in Brianza, vicino a Villa San Martino.

La notizia è stata data in evidenza da Libero, con un articolo a firma di  Salvatore Dama dal titolo “Silvio in mano a tre donne. Farà il badante agli anziani?”.

Ecco l’articolo:

Ogni giorno ha la sua pena. Quella di ieri era metaforica.Ed arrivava da Strasburgo. Dove la Corte dei diritti umani ha respinto la richiesta di sospensiva della legge Severino per permettere a Silvio Berlusconi di candidarsi alle elezioni europee.

Neanche la discesa in campo degli «avvocati internazionali», annunciata qualche mese fa dal Cavaliere, ha sortito effetti positivi. Il ricorso a Strasburgo, arrivato via fax, proveniva dall’ufficio di Ana Palacio, avvocato spagnolo ed ex ministro degli Esteri del governo Aznar. La richiesta era corredata dalla firma di alcuni parlamentari di Forza Italia e di 3.900 cittadini italiani. Ma niente da fare. Respinta perché la regola 39 (indicata dall’avvocato Palacio) non può riferirsi al caso Berlusconi: riguarda le situazioni in cui sia a rischio la vita dei ricorrenti.

Davanti al Tribunale dei diritti dell’uomo rimane il caso Silvio versus Italia, e la legge Severino, accusata di applicare retroattivamente una norma penale. Ma i tempi rimangono quelli. Uno, due anni, se bastano. Palacio protesta: «Sorprendente e insolito», dice il legale spagnolo, «che si dia notizia del rigetto dell’istanza ameno di 24 ore dalla sua presentazione e, ancora più grave, senza che sia stata visionata da un giudice». Il tutto alla vigilia di una conferenza stampa in cui l’ex ministro avrebbe dovuto presentare l’iniziativa ai media. Bruciata sul tempo.

E domani, al più tardi nei prossimi giorni, Silvio scoprirà se il divieto riguarda anche la possibilità di fare campagna elettorale. A Milano c’è l’udienza del tribunale di Sorveglianza per decidere sull’istanza di affidamento ai servizi sociali dell’ex premier. Gli avvocati berlusconiani stanno definendo la proposta da presentare al presidente del tribunale Pasquale Nobile DeSantis e al giudice relatore Beatrice Crosti. Secondo Avvenire.it il collegio difensivo proporrà una struttura per anziani disabili. È lì, in un posto in Brianza non lontano da Villa San Martino, che il presidente di Forza Italia potrebbe espiare la propria pena. Dodici mesi, che diventeranno nove effettivi. Secondo la proposta che sarà sottoposta al tribunale, l’impegno berlusconiano, nell’attività di reinserimento, sarebbe poco gravosa: un giorno a settimana, alternativamente di mattina o pomeriggio,a scelta del condannato.

L’opzione terza età,prosegue ancora il quotidiano dei vescovi, è una scelta abbastanza obbligata. Berlusconi non può prestare la sua opera nelle comunità di tossicodipendenti e di pregiudicati, in quanto non può avvicinare né gli uni né gli altri. Esclusa anche la possibilità di un’attività presso comunità di minori, data la condanna inprimo grado nel processoRuby per prostituzione minorile, caso che ripartirà in estate con l’appello.

Il nodo rimangono le restrizioni alla libertà dell’expremier. È molto probabile che il Cavaliere venga obbligato a ritirarsi nella dimora indicata al Tribunale di Sorveglianza a sera, alle 23. Senza poter uscire prima delle 6 del mattino. Ciò renderebbe difficile la vita di un leader che intende fare campagna elettorale per il proprio partito. È la questione dell’«agibilità politica» che il presidente di Forza Italia ha sollevato anche davanti al presidente della Repubblica. E che ha intenzione di riaffermare, attraverso i suoi legali, giovedì nel corso dell’udienza. Silvio ci sarà? Ieri Berlusconi è arrivato a Roma, ha l’agenda piena di impegni politici. Tra questi c’è l’annunciato incontro con il premier Matteo Renzi. Che potrebbe svolgersi proprio nel giorno in cui le toghemilanesidecideranno circa la libertà dell’ex capo del governo”.

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