ROMA – “Siccome, con l’Italicum, continueremo a votare per i deputati nominati dai partiti – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – mentre col Senato delle Autonomie verranno abolite direttamente le elezioni e i senatori li sceglieranno i consigli regionali cioè i partiti, e lo stesso accadrà con la finta abolizione delle province, teniamoci strette le elezioni europee, che rischiano di essere le sole democratiche con quelle comunali. Si vota col proporzionale e i candidati, ovviamente scelti dai partiti (a parte i 5 Stelle, che li han fatti selezionare dagli iscritti al blog di Grillo), dovranno sudarsi le preferenze a una a una”.
È il caso dunque di conoscerli un po ’ meglio e, nel caso, di evitarli. Salvo smentite, pare che le sole liste senza inquisiti né condannati siano 5 Stelle, Verdi-Green Italia e la Lega Nord (l’Altra Europa con Tsipras schiera invece Luca Casarini, che rivendica le sue condanne per manifestazioni proibite, blocchi ferroviari e comizi troppo accesi, nulla a che fare coi soldi). Forza Italia ha escluso l’impresentabile Scajola (è incensurato) per far posto a imputati e condannati. Aldo Patriciello è pregiudicato per finanziamento illecito. Raffaele Fitto ha una condanna in tribunale a 4 anni per corruzione, finanziamento illecito e abuso. Franco Bonanini, ex presidente del Parco delle Cinque Terre, arrestato e imputato per truffa allo Stato, falso, abuso, corruzione, concussione, violenza privata e calunnia, eletto nel 2009 col Pd, si ricandida ma con FI. Giampiero Samorì è indagato per associazione per delinquere nel crac della Banca Tercas. Clemente Mastella è stato appena assolto in un processo, ma ne ha altri, fra cui uno appena avviato per associazione per delinquere. Innocenzo Leontini è indagato per peculato nella Rimborsopoli siciliana (soldi pubblici spesi in gioielleria e in una multa). Anche Fratelli d’Italia, nel suo piccolo, s’ingegna. Agostino Ghiglia ha una vecchia condanna a 9 mesi per un’aggressione fascista a Torino. Gianni Alemanno è indagato per finanziamento illecito. E Antonio Iannone, presidente della Provincia di Salerno, è indagato per abuso d’ufficio nella gestione di Asl e Cofaser. Il Nuovo Centro Destra, per distinguersi dal vecchio, schiera Giuseppe Scopelliti, appena condannato in tribunale a 6 anni per abuso d’ufficio e perciò costretto a dimettersi da governatore di Calabria: ma come eurodeputato sarà perfetto, per fare un po ’ vetrina all’Italia. Paolo Romano, presidente del consiglio regionale in Campania, è indagato per Rimborsopoli (peculato). Guido Podestà è imputato per le firme false alle Regionali lombarde del 2010. Il ministro Maurizio Lupi, indagato per abuso d’ufficio a Tempio Pausania per la nomina del presidente del Porto, è stato appena archiviato, ma han deciso di candidarlo lo stesso. Ncd si presenta in tandem con l ’ Udc, che porta il suo tributo alle quote marron con il segretario Lorenzo Cesa: già arrestato nel ’ 93 e condannato in primo grado a 3 anni e 3 mesi per corruzione nello scandalo Anas e poi salvato da un cavillo e dalla prescrizione, Cesa è di nuovo indagato per finanziamento illecito nell ’ affaire Finmeccanica: non per nulla è capolista al Sud. Il Pd s’ispira al motto “gli altri sono peggio di noi”, dunque centellina le quote marron un po ’ al di sotto di quelle altrui. Renato Soru è imputato per un’evasione fiscale plurimilionaria nei paradisi fiscali e indagato per falso in bilancio e aggiotaggio. Nicola Caputo, consigliere in Campania, è indagato per truffa e peculato nella Rimborsopoli regionale (migliaia di euro di fondi istituzionali spesi in “bibite”), perciò la Commissione di garanzia del partito lo escluse dalle liste delle politiche 2013: ma ora per l’Europa va benissimo. Come la collega Anna Petrone, anche lei indagata per peculato. Il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, è invece imputato per falso ideologico e abuso: avrebbe disboscato una collina per costruire una caserma della Forestale, deputata proprio a evitare scempi ambientali. Viva l’Italia, viva l’Europa.
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