Marco Travaglio: “Renzi faccia dimettere Renato Soru, a processo col Fisco”

a cura di Sergio Carli
Pubblicato il 29 Novembre 2014 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
Marco Travaglio: "Renzi faccia dimettere Renato Soru, a processo col Fisco"

Renato Soru. Marco Travaglio chiede a Renzi di farlo dimettere: “A processo per evasione”

ROMA – Due “paroline” del discorso di Matteo Renzi alla Scuola della Guardia di Finanza, “onore” e “disciplina”, hanno colpito Marco Travaglio.

Ma, avverte  subito dopo Marco Travaglio,

“il guaio è che certe cose non basta predicarle. Bisogna poi praticarle. A noi ottimisti per natura piace pensare che quello di Renzi sia il segno della svolta, del cambia-verso, del saggio ritorno dal famigerato izneR oettaM al compianto Matteo Renzi.

Il quale ora richiamerà indietro la delega fiscale appena licenziata dal suo governo per raddoppiare le pene per evasione e frode, inserirvi il reato di elusione e cancellare le doglie di non punibilità.

Poi varerà un decreto per punire l’autoriciclaggio, senza se e senza ma. Poi chiamerà Berlusconi (incontrarlo per la nona volta sarebbe troppo) e gli dirà:

“Caro Pregiudicato, siccome ho scoperto l’articolo 54 della Costituzione [: “… I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore…”.], il Patto del Nazareno è stracciato: capirai che i doveri di disciplina e onore mi impediscono di accordarmi con un frodatore fiscale sulla legge elettorale, la nuova Costituzione, la riforma della Giustizia, e pure eventualmente del codice della strada e della pesca. Quindi salutami Verdini e a mai più rivederci”.

Poi convocherà il viceministro Bubbico (imputato) e i sottosegretari Barracciu, De Filippo e Del Basso de Caro (indagati) per degradarli sul campo e privarli delle deleghe, a tutela della disciplina e dell’onore del governo.

Pregherà il neo-parlamentare europeo [e neo segretario del Pd in Sardegna] Renato Soru di dimettersi, per via del processo per evasione fiscale. Spiegherà al plurimputato De Luca che non può correre alla carica di governatore della Campania. Giurerà solennemente che le liste del Pd in Emilia Romagna e in Calabria, piene di inquisiti, non si ripeteranno mai più e chiederà scusa agli elettori superstiti e fuggiti.

Infine chiamerà Emma Marcegaglia e le leverà la presidenza Eni, essendo il patteggiamento del gruppo Marcegaglia per tangenti all’Eni poco compatibile con la disciplina e l’onore. Ma anche con il comune senso del pudore e del ridicolo.

Secondo voi, lo fa o non lo fa?”