Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “Orfini contro Dracula”

Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: "Orfini contro Dracula"
Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “Orfini contro Dracula”

ROMA – “La scena di Renzi che sguinzaglia il temibile commissario Orfini per bonificare il Pd romano pilotato dal compagno Carminati rientra a pieno titolo nella commedia poliziottesca all’italiana – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano – e rinverdisce i fasti di Lino Banfi – commissario Auricchio in Fracchia la belva umana”.

L’articolo di Marco Travaglio:  Ma il titolo più appropriato è “Fracchia contro Dracula”. Se fosse un comica, verrebbe da scompisciarsi. Invece è una faccenda terribilmente seria, che la soluzione adottata rende addirittura drammatica. Perché delle due l’una: o il premier crede veramente di potersela cavare così, e c’è da dubitare della sua sanità mentale; oppure ha capito benissimo la posta in gioco, e le cose gli stanno bene così. Nel primo caso, è un farfallone. Nel secondo, è un gattopardo (…) Gli ingredienti del Sistema Criminale che ha fondato la Seconda Repubblica e ne ha garantito gli equilibri fino a oggi sono tutti nella lista degli indagati di quell’indagine archiviata: oltre ai vertici di Cosa Nostra, c’erano Licio Gelli, gli estremisti neri Delle Chiaie e Cattafi, alcuni avvocati collusi e Mandalari, il commercialista di Riina. Cambiando i nomi, è lo stesso cocktail che emerge dall’inchiesta romana, immortalato dalle parole di Massimo Carminati detto Er Guercio, neofascista dei Nar legato alla mafia della Magliana: “È la teoria del mondo di mezzo compa’… Ce stanno i vivi sopra e i morti sotto e noi stiamo nel mezzo… un mondo in mezzo in cui tutti si incontrano e dici: cazzo, come è possibile, che ne so, che un domani io posso stare a cena con Berlusconi? Tu stai lì, ma non per una questione di ceto: per una questione di merito, no? Nel mezzo, anche la persona che sta nel sovramondo ha interesse che qualcuno del sottomondo gli faccia delle cose che non può fare nessuno. E tutto si mischia”. Politici e amministratori multicolori; avvocati, faccendieri e imprenditori; terroristi, assassini, rapinatori, trafficanti di droga e di armi. Il sogno di Riina e Provenzano è divenuto realtà, con buona pace dei fessacchiotti convinti che “la mafia non ha vinto”. E Renzi che fa? Tra un incontro e l’altro con B., scatena Orfini il Terribile. E tutti scappano.

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