ROMA – Uomini e business ha pubblicato un documento (articolo dal titolo “Il QE di Draghi arriva a marzo”) dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo sulle prospettive della economia europea.
Germania. Gli ordini all’industria sono visti in aumento di 0,5% m/m a ottobre dopo +0,8% del mese precedente. Gli ordini resterebbero in ogni caso sotto la media dei mesi estivi, data la debole uscita dal 3° trimestre (-4,2% m/m ad agosto). Le indicazioni dalle indagini di clima sono state miste, ma non segnalano un’accelerazione spiccata né della domanda estera né di quella interna.
Spagna. La produzione industriale è vista stabile a ottobre dopo gli aumenti dei due mesi precedenti. La produzione sarebbe comunque in rotta per un aumento a fine 2014. L’economia spagnola continua per il momento a beneficiare della svalutazione fiscale degli ultimi anni, ma è difficile che possa restare immune dalla fase di bassa crescita che sta caratterizzando i Paesi core.
Stati Uniti.L’employment report di novembre dovrebbe ancora una volta dare notizie positive sull’aggiustamento del mercato del lavoro. Gli occupati non agricoli dovrebbero essere in crescita di 255 mila, dopo 214 mila di ottobre. L’occupazione nei servizi sta accelerando e ci sono indicazioni positive per la stagione natalizia: questo dovrebbe riflettersi in un altro aumento solido degli occupati nei servizi privati, dopo diversi anni di debolezza delle vendite stagionali. Anche gli altri settori hanno trend di espansione vivace degli occupati, che non dà segnali di interruzione. Il settore pubblico, soprattutto grazie al segmento locale e statale, ormai è tornato a creare stabilmente posti a un ritmo di circa 10 mila posti al mese (…)
L’euro è risalito sul dollaro (massimo a 1,2435, con successivo rientro in area 1,23), i rendimenti dei titoli di stato sono risaliti di qualche punto base, i premi al rischio si sono moderatamente riallargati e gli indici di borsa sono scesi (meno moderatamente: -1,7% per l’EuroStoxx50).La probabilità che la BCE annunci un QE sui governativi per marzo 2015 è ormai significativamente al di sopra del 50%(…)
Stati Uniti. I nuovi sussidi di disoccupazione nella settimana conclusa il 29 novembre calano a 297 mila da 314 mila segnalando che probabilmente il rialzo visto nella settimana precedente era legato a difficoltà di destagionalizzazione per via della festività di Thanksgiving. I sussidi restano su livelli coerenti con un’espansione degli occupati in linea con la media recente di 230 mila al mese.