Mexedrone: la nuova potentissima droga che viaggia sul Web

Mexedrone: la nuova potentissima droga che viaggia sul Web
Mexedrone: la nuova potentissima droga che viaggia sul Web

ROMA – Eroina e cocaina? Ormai rappresentano il passato. La nuova e potentissima droga viaggia sul Web: per acquistarla bastano pochi clic 100 euro. A dare l’allarme è il tossicologo Carlo Locatelli, intervistato da Goffredo Pistelli per Italia Oggi. Il tossicologo mostra, sul pc del suo studio, un sito internet di una società inglese: colorato in bianco e verde, dall’aspetto molto trendy. Offre Mexedrone in stock, specificando poco dopo, “che è l’unico catinone legale nel Regno Unito”. Dieci grammi in cristalli, costano solo ottanta sterline, un po’ meno di 100 euro.

Locatelli dirige il Centro Antiveleni e Centro Nazionale di Informazione Tossicologia della Fondazione Maugeri di Pavia, struttura di riferimento per i pronto soccorso e i reparti di tossicologia d’Italia. Qui, ogni giorno, 24 ore su 24, si offre assistenza per diagnosticare e curare le intossicazioni e gli avvelenamenti più complessi. Ecco un estratto dell’intervista.

Domanda. Comprano i cristalli tagliarli, lavorarli e quindi rivenderli?

Risposta. No, quei cristalli sono pronti all’uso. Li fumano, li sciolgono nell’acqua e li assumono. Semplicissimo, no?

D. Che cosa fate qui alla Maugeri, Locatelli?

R. Ci occupiamo del coordinamento nazionale a livello clinico del Sistema nazionale di allerta precoce. Quando identifichiamo un’intossicazione, Pavia o a Palermo, o a Bolzano, la gestiamo per gli aspetti di diagnosi e trattamento e poi la «reclutiamo».

D. Ossia?

R. Ci facciamo inviare campioni di sangue, attraverso i quali, con l’aiuto del Policlinico San Matteo, identifichiamo la molecola, escludendone altre. Quindi la refertiamo e inviamo il nostro rapporto al dipartimento Politiche antidroga della presidenza del Consiglio, che la trasmette al Consiglio Superiore di Sanità, per la validazione.

D. E che fa il Css?

R. Analizza la nostra documentazione, insieme a quella dell’Istituto superiore di sanità, e dà il via libera all’inserimento di quella sostanza nella Tabella delle sostanze stupafacenti e psicotrope, che avviene tramite un’ordinanza del ministero della Salute e quindi in Gazzetta Ufficiale. Sa quante nuove molecole sono state individuate negli ultimi cinque anni?

D. Non ne ho idea.

R. Cinquecentosettanta, più di 100 solo nel 2014. Una marcia inarrestabile. E finché le sostanze non sono definite come illegali, il commercio non è neppure perseguibile. Su Internet le troverà in vendita camuffate anche da sali da bagno, da incensi, profumanti ambientali o anche da fertilizzanti.

D. Fertilizzanti?

R. Sì, e nella scheda-prodotto potrà leggere il dosaggio per «un bonsai di 70 chili».

D. Un po’ cresciuto, in effetti, per essere un albero nano. Che cosa significa essere bombardati ogni anno di queste nuove droghe?

R. Significa avere a che fare con un fenomeno nuovo e sfuggente, profondamente diverso dalla tossicodipendenza degli anni ’70 e ’80 a cui eravamo abituati, quella da eroina, ma anche da quella degli anni 90 e 2000, tipicamente centrata sulla cocaina.

D. Vale a dire?

R. Non siamo in presenza di abusatori cronici, che dipendono dalla solita sostanza e che trattavamo presso i Servizi per le tossicondipenze-SerT delle Asl o presso le comunità terapeutiche. Oggi ci troviamo ad avere a che fare con soggetti che cambiano sostanza ogni due settimane o ogni mese, e che, forse per questo, erroneamente, non si sentono affatto tossicomani.

D. Eppure queste sostanze fanno male e danno dipendenza.

R. Certamente, ma hanno un impatto sociale più basso, in apparenza.

D. Che significa?

R. Significa che, avendo costi accessibili, chi ne abusa non è costretto a delinquere per procurarsi i soldi necessari. E c’è un altro aspetto.

D. Quale?

R. Chi le assuma, spesso non lo fa solo per sballare, per stordirsi, anche se ci sono sostanze che servono a questo. No, queste droghe vengono usate anche per essere più performanti, per guidare un camion tutta una notte, per lavorare 15 ore di fila, per viaggiare tanto, per affrontare una presentazione o una riunione importanti.

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