Milano, prof sospeso dal preside si difende: “Studente mi ha aggredito”

Milano, prof sospeso dal preside si difende: "Studente mi ha aggredito"
Mario Caruselli

MILANO – Mario Caruselli è tornato in classe dopo mesi in cui l’insegnamento gli è stato precluso. Il ministero gli ha dato ragione: ha reagito con vivacità a un alunno aggressivo e violento, ma è comunque degno di continuare a fare l’insegnante. Il preside, dopo una zuffa con un alunno, lo aveva sospeso.

E’ successo a dicembre scorso all‘istituto Tenca di Milano. Come è andata lo racconta Caruselli al Corriere della Sera:

«Lo riprendo perché disturba. Lui si mette a ridere. Gli dico esci dalla classe. Tu chi sei per dirmi cosa devo fare. Lo prendo per la maglietta per farlo uscire. Mi si piazza davanti, il suo petto contro il mio, gli occhi negli occhi. Cerco ma non trovo un commesso che lo accompagni in presidenza. Gli chiedo ancora di uscire. Mi risponde: sei soltanto un vecchietto sennò ti avrei già ammazzato. Respiro. Penso: che cosa è educativo fare adesso, devo mostrare a lui e ai compagni che non ho paura. E dico: stronzetto, testa di c…,devi andare dal preside». «Si poteva fare di meglio, certo. Ma è la risposta che in quel momento ho saputo dare», dice adesso l’insegnante. Per quelle parole è finito in punizione il professore. Per quelle parole è scattata la reazione dell’alunno («esagerata» scrive il ministero). «Siamo in corridoio, davanti a professori e studenti anche di altre classi. I commessi lo trascinano via, lui si divincola, mi raggiunge, mi mette le mani al collo. Mi dice ti ammazzo, ti squarto come un porco. Lo allontanano ma fa una rampa di scale e viene ancora da me, mi mette di nuovo le mani alla gola. Ancora minacce. Mio padre ti squarta. Resto immobile. Reagire fisicamente? Un adulto con un ragazzo non deve farlo mai. Un professore poi, è escluso».

Ora il ritorno in classe, di nuovo faccia a faccia con lo studente:

«Ha seguito la lezione, attento. Si è comportato bene. Non abbiamo parlato di quello che successo». Archiviato l’incidente, pare. «Ma non è un caso isolato. La relazione fra adulti e studenti è difficile. I ragazzi si sentono soli, delusi dagli adulti. E gli adulti hanno paura a reagire, sono bloccati i genitori, bloccati gli insegnanti», dice pacato il professore, che insegna Scienze umane, filosofia, sociologia, psicologia.

 

 

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