Moody’s, Renzi e Alfano: le prime pagine dei giornali

Il Corriere della Sera: “Ue e mercati chiedono riforme”. L’ostinazione di un presidente, editoriale di Sergio Romano:

Nell’ultima crisi irachena vi è un’altra crisi, forse più grave: quella di Barack Obama e della sua politica. Il presidente degli Stati Uniti non può ignorare che le condizioni dell’Iraq, anche dopo il ritiro delle truppe americane, restano una responsabilità morale del suo Paese. Non può dimenticare che la nascita a Bagdad di un regime settario, ottusamente sciita, ostile alla minoranza sunnita, è avvenuta quando il Paese era occupato dalle sue truppe, non da quelle del suo predecessore . E n o n p u ò nemmeno ignorare, soprattutto dopo la disastrosa esperienza libica, che le operazioni dall’aria sono sempre insufficienti e, quando occorre liberare centomila esseri umani, inutili. Per salvare i prigionieri dello Stato Islamico bisogna intervenire militarmente sul terreno, respingere le milizie jihadiste, aprire corridoi umanitari, consentire ai profughi di rientrare nelle loro case o trovare alloggio in campi protetti. I droni possono soltanto prolungare l’assedio o addirittura rendere gli islamisti ancora più spietati.

La prima pagina di Repubblica: “Moody’s gela l’Italia: niente crescita. L’articolo 18 spacca il Governo”.

La Stampa: “Moody’s gela l’Italia sul Pil”.

Il Giornale: “Ora Alfano scopre i vu’ comprà”.

Il Fatto Quotidiano: “Banana Republic”.

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