NUOVA DELHI – Dopo il risultato disastroso ottenuto in cinque elezioni locali, il Congresso sarebbe pronto a sostituire Rahul Gandhi con Nandan Nilekani: 58 anni, imprenditore, una delle figure più conosciute dell’India moderna.
Scrive Danilo Taino sul Corriere
“Sarà forse la nuova India, quella hi-tech e globale, a spezzare il familismo e il dominio delle dinastie nella politica di Delhi. Uno dei nomi che al momento si citano come candidato a primo ministro alle prossime elezioni nazionali, in primavera, è Nandan Nilekani: 58 anni, imprenditore, una delle figure più conosciute, più di successo e più brillanti dell’India moderna, della Bangalore di Electronic City. Potrebbe essere l’uomo che il partito del Congresso mette in campo, a sorpresa, dopo avere registrato, la settimana scorsa, una sconfitta disastrosa in cinque elezioni locali. Rahul Gandhi, 43 anni, figlio di Sonia e nipote di Indira, era dato come scelta certa fino a pochi giorni fa: ora, negli ambienti del Congresso è forte il dubbio sulla sua capacità e sullo stesso suo desiderio di guidare il Paese. L’imprenditore potrebbe essere la carta che riaccende la partita, di fronte a un avversario, Narendra Modi del nazionalista Bjp, che è già in campagna elettorale e sta raccogliendo sempre più consensi”.
“Nilekani è uno dei fondatori di quella che è forse l’impresa di maggior successo della nuova India, Infosys. Dopo averla lanciata — assieme a Narayana Murthy, Kris Gopalakrishnan e altri — e averla affermata nel mondo come azienda nel settore della consulenza e dei servizi di information technology, si è dimesso per guidare la Unique Identification Authority, l’organizzazione che sta assegnando un numero di 12 cifre a ogni indiano che voglia, come mezzo di efficienza e di lotta alla corruzione nella distribuzione degli aiuti ai poveri. Un po’ imprenditore globale, un po’ visionario sociale. Murthy e Gopalakrishnan hanno detto che se si candiderà lo voteranno. Il Congresso ha precisato che si tratta di un’idea ‘ipotetica’”.