Nefertiti, archeologo inglese: “Seppellita con Tunkhamon”

L'articolo del Messaggero
L’articolo del Messaggero

ROMA – L’archeologo inglese Nicholas Reeves è convinto che la bellissima regina egiziana Nefertiti sia seppellita nella stessa tomba di Tunkhamon. Secondo l’archeologo nella tomba di Tunkhamon ci sarebbe una stanza segreta, forse più di una, in cui potrebbe giacere la regina Nefertiti. Tesi che sarebbe confermata da alcuni test con i raggi infrarossi. L’articolo di Cristina Marconi del Messaggero.

LA TECNOLOGIA Nuovi elementi dovrebbero essere resi noti già da oggi e potrebbero andare nella direzione della tesi sostenuta da un archeologo dell’Università dell’Arizona, Nicholas Reeves, secondo cui la tomba di Tutankhamen avrebbe due porte nascoste, una che conduce ad una stanza con dei tesori e l’altra al sarcofago di Nefertiti. Ipotesi tutt’altro che campata in aria, stando alle dichiarazioni fatte fino ad ora dal ministro delle Antichità egiziano, Mamduh al-Damati, il quale ha riferito che un team del ministero insieme ad alcuni archeologi internazionali «hanno avviato il primo esperimento usando la termografia ai raggi infrarossi suimuri della tomba di Tutankhamon» e che «le analisi preliminari hanno dimostrato alcune differenze nelle temperature registrate in varie parti della parete nord». Come se dietro alla superficie dipinta con le immagini del passaggio nell’aldilà del giovane re, morto a soli 19 anni nel 1323 avanti Cristo circa, ci fossero delle discrepanze, delle sacche d’aria (…).

LE PROPORZIONI A suo avviso questo potrebbe essere dovuto al fatto che il re è morto molto giovane, probabilmente in maniera improvvisa e inattesa, e che è stato forse seppellito di fretta in una tomba già occupata, le cui porte sono state chiuse con dello stucco e ricoperte di dipinti. La stragrande maggioranza degli ornamenti funerari presenti nel sepolcro sembra pensata e fatta per qualcun altro, fa notare Reeves, secondo cui una delle immagini dipinte somiglia più alla regina Nefertiti che al giovane re, con un «naso e un’arcata sopraccigliare arcuata e una mandibola forte con un mento delicatamente arrotondato». A suo avviso, la stessa celebre maschera funeraria del re fu stata plasmata a partire da un’altra già esistente.

PARENTELE Tutankhamon salì al trono a soli 9 anni, dopo suo padre Akhenaton, noto anche come il “re eretico” per aver abolito il panteon egiziano a favore di una sola divinità del sole. La madre del giovane re era anche sua zia e questo spiega perché il faraone fosse di salute così cagionevole. Ma non ci sono prove che fosse Nefertiti – moglie principale ma non unica sposa di Akhenaton – scomparsa già da 7 anni quando morì King Tut. La bella regina aveva segnato un’epoca della storia del Paese, sostenendo le riforme religiose del marito e, secondo molti studiosi tra cui il professore dell’ Arizona, governando il Paese da sola dopo la morte di Akhenaten con il nome di Smenkhkare, faraone sulla cui identità non è mai stato possibile fare chiarezza.

IL MISTERO Il fatto di non aver mai trovato il sarcofago della regina ha privato gli archeologi di uno elemento fondamentale, ossia il suo Dna, e alcuni pensano che la sua mummia sia già stata trovata ma non sia mai stata riconosciuta. «Sono al 70% certo che troveremo qualcosa», ha aggiunto il ministro al-Damati, che però qualche settimana fa aveva parlato della possibilità che si scopra il sarcofago di Kiya, un’altra delle mogli di Akhenaton. La tomba di Tutankhamon è stata trovata nel 1922 da Howard Carter nella valle dei Re a Luxor E il resto è leggenda e storia contemporanea.

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