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Fiorello investitore. Giampaolo Pansa: Ma che grande bellezza, brutti e cattivi

di FIlippo Limoncelli |9 Marzo 2014 11:09

Fiorello investe pedone sulle strisce in scooter

ROMA – Giampaolo Pansa parte dal caso di Fiorello per un colpo di grandangolo sui mali d’Italia, dalla violenza al terrorismo. Sono, come spesso, parole da maestro, ma la parte più originale è proprio l’attacco dell’articolo, su Libero di domenica 9 marzo 2014.

Lo spunto lo dà il caso di Fiorello, che ha investito sulle strisce un pensionato che ignaro attraversava per sua disgrazia proprio lì.

Fosse stato un romeno al posto di Fiorello, ne avremmo lette delle belle, invece abbiamo scoperto che i Vip hanno licenza di uccidere.

Sul tema Giampaolo Pansa non si pronuncia in modo esplicito, ma quel che scrive basta a capire che Pansa non è Vip o non si sente parte della confraternita dei Vip e, vivendo da pedone perché gira per Roma a piedi o in taxi, accomuna il comportamento di Fiorello a quello di tanti motorinisti e vespisti e anche ciclisti che trasformano le strade di Roma in un percorso di guerra nella giungla.

Qualche anima candida, come il Beppe Severgnini dal ciuffo bianco che scrive per il “Cor – riere della Sera”, si è stupita e indignata per le cattiverie che il web ha scaricato su Rosario Fiorello. Sappiamo tutti che cosa sia accaduto al popolare showman. Come migliaia e migliaia di altri romani, correva per le strade della capitale su un Vespone in grado di andare molto veloce. E come tutti i motociclisti romani, se ne fregava del codice della strada e sorpassava le automobili sulla destra. All’improvviso, si è trovato di fronte un signore che attraversava sulle strisce e l’ha centrato in pieno. Il pedone è finito all’ospedale e lo stesso è successo a Fiorello. Che oggi, mentre è ancora ricoverato, riceve messaggi d’insulti che gli vengono scaricati addosso grazie alle diavolerie anonime di Internet.

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