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“Nobili evadono fisco, soldi all’estero”: Fatto quotidiano su famiglia Chigi

di Emiliano Condò |30 Luglio 2014 10:26

“Nobili evadono fisco, soldi all’estero”: Fatto quotidiano su famiglia Chigi

ROMA – “Evasione fiscale e soldi che dall’Italia arrivano in Bulgaria e in Liechstein”. La famiglia Chigi, una delle famiglie nobili più note a Roma, è accusata di evasione fiscale, scrive il Fatto quotidiano. I nobili sono finiti nel mirino della Guardia di Finanza per la vicenda del Country Club Castelfusano.

Il Fatto quotidiano scrive:

“Mario Chigi, e il figlio Flavio Chigi della Rovere, come pure la Country Club Castel Fusano, il complesso turistico sorto ai piedi dell’ultimo castello rimasto alla famiglia Chigi, vicino Roma. Al termine di alcune verifiche, infatti, il secondo gruppo della Guardia di Finanza di Roma, ha riscontrato un’evasione di diversi milioni di euro – tra ricavi non dichiarati e costi indeducibili – l’occultamento dell’Iva per 1 milione di euro, oltre 2,2 milioni per un giro di fatture false. I guadagni incassati in Italia – secondo gli agenti – venivano però dirottati su una società con sede in Liechtenstein, riconducibile a due persone emigrate fittiziamente in Bulgaria. Che da parte loro fatturavano prestazioni per servizi ai tour operator nazionali e stranieri nonostante l’attività fosse svolta in Italia”.

Non solo evasione fiscale, le accuse nella vicenda sono diverse:

“gli agenti hanno anche accertato un ulteriore reato, l’indebito utilizzo del distacco comunitario per 149 lavoratori, con conseguente omissione del versamento dei contributi dovuti. Ed è in questo ultimo ambito che sono state denunciati alla procura Mario e Flavio Chigi per i reati di illecito distacco e distacco fraudolento, che prevede un’ammenda pari a oltre 3 milioni di euro. Questi gli accertamenti che ieri hanno portato il gip di Roma ad emettere un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle azioni formalmente intestate alle due società del Liechtenstein”.

Intanto i sigilli sono stati posti al Country Club Castel Fusano per la seconda volta, scrive il Fatto:

“A marzo del 2012, il più grande campeggio d’Italia era già stato sottoposto a sequestro per reati di abuso edilizio. Per giorni i quotidiani locali si occuparono del caso. Ma quella era soltanto una storia di abuso edilizio. Ora il reato è diverso. Ma i protagonisti hanno lo stesso sangue”.

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