#nonnastaiserena (ti voglio solo rottamare), Mario Giordano su Libero

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Marzo 2014 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
#nonnastaiserena (ti voglio solo rottamare), Mario Giordano su Libero

#nonnastaiserena (ti voglio solo rottamare), Mario Giordano su Libero

ROMA – “Promesse a tutti, tranne che ai pensionati – scrive Mario Giordano su Libero – È ufficiale: Renzi ce l’ha con i nonni. Forse devono averlo sgridato troppo quand’era bambino, forse non gli avranno dato le caramelle o gli raccontavano favole che non gli piacevano: adesso arriva la terribile vendetta”.

Prima la tassa sulla casa che aumenta grazie alla Tasi, poi la tassa sul risparmio che balza dal 20 al 26 per cento, quindi l’ipotesi di un contributo su tutte le pensioni oltre i 2000 euro per finanziare le riforme del lavoro. E soprattutto l’esclusione dei pensionati dai benefici fiscali previsti dal 1 maggio per i lavoratori con reddito inferiore  ai 25mila euro. Ci mancano solo l’ICB, l’Imposta Capelli Bianchi, e la TVA, Tassa Villa Arzilla, e poi il quadro sarebbe completo. #nonninastaiserena, io ti rottamerò. Del resto ormai si sa: Renzi è il primo boy scout della storia che se vede un vecchietto che attraversala strada non lo aiuta malo fa investire da un Tir di guai. Lui, evidentemente, ci tiene a nascondere questa sua propensione nonnicida e infatti ieri nel salotto di Porta a Porta si è affannato a precisare che del prelievo sulle pensioni oltre i 2.500 euro non se ne parla e che “per gli anziani non cambia nulla”. Per quanto riguarda la prima parte della promessa, ci crediamo (come crediamo a tutto il resto che ha raccontato: con il beneficio dell’inventario, cioè). Per quanto riguardala seconda affermazione, ebbene, essa ottiene proprio l’effetto contrario a quello voluto: dimostra in pieno l’insensibilità del premier nei confronti della categoria degli anziani. A tutti gli italiani, infatti, ha promesso che cambia qualcosa in meglio. E solo ai pensionati, cioè a quelli che stanno peggio e che più hanno pagato la crisi negli ultimi anni, al contrario, dice: “Non cambia nulla”. In altre parole: è la svolta buona,#soffriteinsilenzio e fate largo ai giovani. Ma non è nemmeno vero che “non cambia nulla”. Il pensionato, infatti, è il più colpito dalla politica renziana. Non solo, come dicevamo, viene escluso dai benefici fiscali che riguardano 10 milioni di italiani, ma viene anche bastonato sui risparmi. In effetti, un anziano dove può avere investito i guadagni di una vita di lavoro? O nella casa o in qualche piccola rendita o in tutte e due. Proprio i settori su cui si manifesta il vampirismo renziano, che prima colpisce la casa con la Tasi, poi le rendite (esclusi i Bot) con l’aumento delle aliquote dal 20 al 26 per cento. E dunque altro che “non cambia nulla”, come dice Renzi. Cambia, eccome: in peggio. In ogni caso. Anche se, come promesso, non arriva il prelievo sulle pensioni sopra ai 2.000 euro. Giovinezza giovinezza, primavera di bellezza: l’anagrafe renziana diventa così una scelta politica ormai più che evidente. Finora l’avevamo supposto, ora ne abbiamo la certezza: dalla rottamazione politica alla rottamazione sociale, il premier ha fatto una scelta di campo. La sua non è solo un’opera di giusto ringiovanimento, è una guerra generazionale; non propone solo facce nuove, vuole punire quelle vecchie; dietro i tratti freschi della Boschi e della Madia non si nasconde solo la voglia di migliorare l’aspetto delle istituzioni, si nasconde l’avversione concreta verso chi quei tratti li ha smarriti da un pezzo. #nonninastaiserena, per l’appunto,il conto arriva a te.E sono già pronti anche altri hastag: #mettinfugachihaunaruga, #lottaduracontroimatusa e anche #senzapietàperlaterzaetà. Scegliete voi. Purtroppo non c’è nemmeno troppo da ridere. Escludendo dai benefici gli anziani e colpendoli attraverso Tasi e rendite, infatti, si va a minare il pilastro fondamentale del welfare all’italiana, quell’elemento di stabilità che ha permesso alle famiglie di reggere in questi anni di crisi. Se non ci fossero stati i risparmi dei nonni come avrebbero potuto andare avanti milioni di italiani? E’vero che le generazioni passate hanno avuto più fortuna e più garanzie rispetto a quelle presenti e a quelle future, ma quelle fortuna e quelle garanzie se le sono costruite con il sudore della loro fronte. E, negli ultimi anni soprattutto, le hanno messe a disposizione di figli e nipoti, allungando l’assegno al momento giusto, saldando il conto, pagando l’affitto, evitando insomma il crack sociale. Il giovane lupetto Renzi lo sa? Si rende conto di che cosa succede alle famiglie italiane se viene loro mancare la stampella con i capelli bianchi? Ci pensi prima di fare un’altra mossa contro gli anziani. E magari, la prossima volta che torna a Firenze, vada a dare un bacio a sua nonna, ma sì, proprio lei, quella a cui qualche tempo fa voleva togliere, chissà perché, la pensione di reversibilità…