ROMA – Intesa Sanpaolo e Vodafone insieme per agevolare i pagamenti elettronici. Ne parla Claudia Cervini su Italia Oggi. Si tratta non solo di pagamenti con bancomat e carte di credito, ma anche di quelli con smartphone e tablet.
Spiega Cervini:
Intesa Sanpaolo si allea con Vodafone per agevolare i pagamenti elettronici e incentivare le microattività (negozi, uffici, saloni di bellezza) ad accettare carte di debito, credito e bancomat anche per piccoli importi. E, a questo scopo, lancia un Pos che si collega a smartphone e tablet in modalità bluetooth e consente i pagamenti tramite app.
«Siamo al lavoro da marzo per proporre questa soluzione rivolta a oltre un milione di partite Iva (la cifra stimata è compresa tra 1,3 milioni e 1,4 milioni) che ancora non hanno un Pos», spiega Maurizio Manzotti, amministratore delegato di Setefi, la società di Intesa Sanpaolo specializzata nella gestione dei pagamenti con moneta elettronica. «Il volume potenziale generato da queste transazioni è di circa 90 miliardi di euro: e contiamo di raggiungere una fetta importante di questo mercato». Il lancio arriva in un momento strategico visto che da gennaio il Decreto sviluppo-bis imporrà anche a chi eroga prestazioni professionali (e non quindi soltanto ai commercianti) di offrire ai clienti la possibilità di pagare con moneta elettronica, in modo da rendere i pagamenti tracciabili.
Al momento, la penetrazione dei Pos in Italia è del 26%, ancora lontana dalla media dei principali paesi europei del 50%. «Molti piccoli commercianti non attivano i Pos in negozio per il costo eccessivo che questo comporta specialmente in attività in cui, la maggior parte degli scontrini, corrisponde a micropagamenti», dice l’a.d. «Ecco perché la scelta di offrire un pacchetto con una proposta commerciale vantaggiosa».