Password sicure per il pc, quali scegliere? I consigli di Edward Snowden

Password sicure per il pc, quali scegliere? I consigli di Edward Snowden
Edward Snowden

ROMA – Sono ancora tanti gli utenti che scelgono password troppo semplici per un gran numero di servizi online. Le permutazioni di parole di uso comune, con una cifra al posto di una lettera, ad esempio, non sono molto più sicure. Ma allora quali sono le password più efficaci? Lo spiega Edward Snowden, la talpa del Datagate: “Per una normale password da 8 caratteri ad un computer serve meno di un secondo per scorrere tutte le possibilità ed estrarre la password”.

Per generare davvero una password sicura, secondo Edward Snowden, è necessario cambiare punto di vista e pensare in termini di “passphrase”. La combinazione quindi deve essere più lunga e, al fine di essere memorizzata più facilmente, può comporre una frase di senso compiuto che mescoli numeri, simboli, caratteri minuscoli e maiuscoli.

Andrea Nepori per Il Secolo XIX spiega infatti che:

Il riferimento per ricordarselo può essere assurdo o divertente, come nel caso di “margaretthatcheris110%SEXY”, che Snowden suggerisce al suo intervistatore come passphrase particolarmente sicura.

Dello stesso avviso anche il noto esperto di sicurezza Bruce Scnheier, che già da diversi anni suggerisce questo approccio. Una frase facile da ricordare è più efficace di una singola parola complicata, composta da lettere, numeri e simboli. Nel caso il sistema non permetta l’uso di password troppo lunghe la soluzione può essere quella di ridurre la frase alle sole consonanti, mantenendo l’alternanza fra le varie tipologie di caratteri.

Una frase di sicurezza come “margaretthatcheris110%SEXY”, ad esempio, può essere ridotta “mrgrtthcr110%SX” e rimanere sufficientemente sicura. E per non dimenticarla basta un piccolo appunto mnenomico personalizzato, scritto in un foglietto e tenuto nel portafoglio. Oppure si possono utilizzare gli strumenti di gestione delle password dei propri browser o software come 1Password. Nel caso di un utente comune, infatti, i vantaggi superano ancora ampiamente i rischi legati alla centralizzazione dei propri codici di sicurezza.

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