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Il Giornale: “A Torino il Pd tiene famiglia. Si allarga la parentopoli”

di Elisa D'Alto |14 Novembre 2012 14:47

Piero Fassino (Foto Lapresse)

TORINO – Mogli di deputati Pd, sorelle e compagni. Si allarga la parentopoli al Comune di Torino, come scrive il Giornale:

Come si dice ‘tengo famiglia’ in torinese? Una lunga lista di affidamenti senza gara, una lunga lista di parentele: mogli, figli, fratelli e sorelle. La parentopoli sotto la Mole, nel Comune guidato dal sindaco Piero Fassino, è una grande famiglia del partito di governo (da 20 anni ininterrotti) nella città della Fiat.

Gli incarichi a parenti e amici sono al centro di un cd che raccoglie 6 anni di commesse comunali (6.672 contratti senza appalto per gli incarichi sotto i 20mila euro).

“C’è il caso di Anna Maria Cumino, consorte del deputato Pd Mimmo Lucà e presidente della Coop Solidarietà, uno dei soggetti che hanno ottenuto incarichi dal Comune. Ma nel cd, acquisito dalla procura di Torino, compare anche un’altra società cooperativa, la Eta Beta. Chi la presiede? La brillante Donatella Genisio, sorella della consigliera comunale Domenica Genisio, del Pd. Poi c’è Ilda Curti, assessore della giunta Fassino, una delle riconfermate della stagione Chiamparino.

Nel 2009 il Comune di Torino organizza una gara europea per affidare (a 419mila euro) “il servizio di supporto metodologico e di ricerca nell’ambito delle politiche di sicurezza integrata”. Lo vince (in modo perfettamente trasparente, dopo giudizio di una Commissione di valutazione di esperti) un consorzio di cui fa parte un’associazione, la “Amapola”, il cui presidente si chiama Marco Sorrentino. Chi è? Il compagno dell’assessore Curti.

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