Polizza casa obbligatoria contro alluvioni. Libero: “Costa fino a 2000 euro”

Polizza casa contro alluvioni e terremoti. Libero: "Costa fino a 2000 euro"
Polizza casa contro alluvioni e terremoti. Libero: “Costa fino a 2000 euro”

ROMA – Una polizza obbligatoria sulla casa per chi abita in zone a rischio di alluvioni o terremoti o frane o altre calamità naturali. Un’idea del governo, espressa da Graziano Delrio, parzialmente ritirata ma che, secondo Libero, non è del tutto tramontata. Qualcosa che, secondo le simulazioni del quotidiano, potrebbe costare ai proprietari di casa fino a 2000 euro.

L’idea è quella di obbligare i proprietari di case costruite in zone a rischio (vicino a un fiume, ad esempio, o in aree a rischio sismico) a sottoscrivere una polizza assicurativa. La cosa sgraverebbe ovviamente lo Stato dal dover mettere ogni anno milioni di euro per la ricostruzione (basta pensare ai danni del maltempo nel solo periodo ottobre-novembre) e farebbe la gioia delle compagnie assicurative. Un po’ meno quella dei proprietari-contribuenti già gravati dalle tasse sulla casa.

Libero ha fatto qualche simulazione, con una precisazione: al momento le compagnie assicurative non sono attrezzate per una polizza del genere. L’offerta è minima e quindi i costi sono molto alti. Nell’eventualità (ancora tutta da definire) che una cosa del genere dovesse divenire obbligatoria i prezzi saranno ovviamente più bassi.

Abbiamo provato ad effettuare alcune simulazioni di polizze per un appartamento di 100 metri quadri con un massimale per i danni provocati da alluvioni, inondazioni o terremoto di 100mila euro e una responsabilità civile (abbinata obbligatoriamente) di 500mila euro in diverse località italiane. I premi, ovviamente, non sono uguali per tutti. Un po’ come accade con l’auto, più è alto il rischio di un sinistro più si paga. A fare la differenza, nel caso delle abitazioni, è sostanzialmente il fattore geografico.

A Milano, ad esempio, si pagano 300 euro l’anno, a Roma 344, a Bologna 333 Firenze 362 (413 se si abita al piano terra). Il conto sale un po’ a Genova (403 euro, 475 per il piano terra), ad Alessandria (447, 519) e a Reggio Emilia (923 euro). E schizza letteralmente in zone a forte rischio come L’Aquila eMessina, dove la polizza costa rispettivamente 1.577 e 1.670 euro (1.721 per il piano terra)

Maurizio Belpietro spiega:

Dunque, scaricare tutto sulle spalle delle compagnie di assicurazione sarebbe un colpo da maestro. Attenzione, anche le compagnie avrebbero il loro bel vantaggio, perché ovviamente rendere obbligatoria la polizza anti-calamità creerebbe in un colpo solo un nuovo mercato assicurativo, consentendo dunque alle società del settore di guadagnare un sacco di soldi, oltre a quelli che già annualmente si portano a casa. Gli unici a rimetterci – guarda un po’ – sarebbero i contribuenti, i quali per assicurarsi contro i danni dovrebbero scucire una bella somma. Ieri il settimanale Panorama ventilava l’ipotesi di polizze da 150 euro, ma ovviamente più la casa è grande e più il rischio sale e il premio sarebbe calibrato a seconda del rischio. Stai vicino a un fiume che potrebbe esondare? Sei in una zona considerata sismica? La tua casa è costruita in prossimità di un terreno che potrebbe franare oppure su un pendio? E allora devi pagare di più. Insomma, il contribuente potrebbe trovarsi a scucire parecchi bigliettoni, con la sola magra consolazione di poter eventualmente detrarre una parte del premio (ma con i tagli a detrazione e deduzioni fatto dal governo c’è la possibilità che tra spese mediche, colf e altro si raggiunga già il tetto massimo di ciò che può essere defalcato dall’imponibile Irpef). Peraltro la nuova tassa sulle calamità si sommerebbe alla già pesante imposta sugli immobili, rendendo ancor più salato essere proprietario di casa

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