Processo penale telematico, notifiche si devono stampare (ma così la carta resta)

Processo penale telematico, notifiche si devono stampare (ma così la carta resta)
Processo penale telematico, notifiche si devono stampare (ma così la carta resta)

ROMA – “La formula legislativa induce a ritenere che il legislatore abbia ricompreso nella portata applicativa anche…”. C’è scritto proprio così – scrive Luigi Ferrarella del Corriere della Sera – è una circolare ministeriale, questa trasmessa in extremis a tutti gli uffici giudiziari italiani, ma le tocca fare l’oracolo”.

L’articolo di Luigi Ferrarella: (…) Eppure, dopo due anni e quattro governi (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi), questi decreti ancora non ci sono. E così, all’ultimo momento a 48 ore lavorative dalla scadenza di domani, per scongiurare l’impasse il Ministero ha diramato almeno una circolare-bussola interpretativa dell’ambiguità del comma 9 e del comma 10 della legge.
Il risultato è che domani si partirà a macchia di leopardo istituzionalizzata. In base alla circolare, infatti, l’obbligo di notificazioni telematiche nel penale varrà, nei casi in cui il presupposto dell’«urgenza» sia ravvisato dal giudice, per Procure della Repubblica e Generali, Tribunali e Corti d’Appello; e invece non varrà ancora per Cassazione, Procure dei minorenni, Tribunale dei minorenni, Tribunali di Sorveglianza, e Uffici dei Giudici di pace (…) Annunciato a voce è infine il superamento del problema rilevato nella sperimentazione sino a pochi giorni fa, quando gli allegati alla Pec non potevano superare i 20 MB di limite che cumulava i messaggi con più destinatari, sicché, se si dovevano mandare 2 MB a 12 destinatari, si rischiava che il messaggio non partisse perché pesava 24 MB invece di 20.

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