ROMA – Dopo due anni il Pil “interrompe la sua discesa”, la produzione industriale a novembre è cresciuta per il secondo mese consecutivo e negli ultimi tre mesi si prevede finalmente un dato positivo.
Recessione finita? Scrive Mario Sensini sul Corriere della Sera:
La prima buona notizia di giornata è arrivata dall’Istat, con la revisione al rialzo dei dati del Pil del terzo trimestre. Non più in calo (la stima era di un meno 0,1%) su quello precedente, ma stabile, a zero. Su base annua il segno è ancora negativo (-1,8% contro il -1,9% stimato in precedenza), ma per gli ultimi tre mesi dell’anno quasi tutti vedono il ritorno della crescita. Il primo è il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, che da Bruxelles, nel corso delle riunioni con i suoi colleghi europei, annuncia via Twitter: «L’Istat certifica lo stop della recessione. In ripresa import, export e produzione industriale. C’è ancora molta strada da fare, ma la direzione è giusta». E pochi minuti dopo aggiunge, sempre via Twitter: «Nel quarto trimestre l’andamento del Pil sarà positivo. Con la ripartenza delle imprese, potranno finalmente arrivare miglioramenti per l’occupazione».
Poi, con i cronisti, Saccomanni è più prudente. «Ci stiamo avviando verso la fine della recessione, ma è ingiusto sperare che ci saranno riflessi immediati sull’occupazione, perché la situazione è molto grave. È importante che la ripresa si consolidi e se l’anno prossimo, oltre a questo quarto trimestre, gli altri saranno tutti in crescita, l’impatto sull’occupazione si comincerà a vedere». Per il momento nel terzo trimestre 2013 torna positivo il saldo tra assunzioni e rapporti di lavoro cessati e diminuisce, anche se di poco, il ricorso alla cassa integrazione: nei primi undici mesi del 2013 tra cassa ordinaria, straordinaria e in deroga, sono state autorizzate dall’Inps poco meno di un miliardo di ore, con un calo dell’1,4% rispetto al 2012. La situazione resta comunque pesante: a novembre si è registrato un aumento complessivo dell’1,7 rispetto ad un anno prima, dovuto alla crescita della cassa straordinaria (+14,8%) e di quella in deroga (+4,4%), che non è stata compensata dalla forte flessione della cassa ordinaria (-19,1% grazie soprattutto a un calo del 25,5% nell’industria). Nei primi dieci mesi, sempre secondo i dati Inps, si sono avute un milione 726 mila domande di disoccupazione e mobilità, con un aumento del 31,2% sul 2012.
Il settore industriale, in ogni caso, sembra essere ripartito. La produzione a novembre ha segnato un progresso dello 0,5% su ottobre, mentre per il quarto trimestre dell’anno si delinea una crescita dopo dieci trimestri di discesa continua. Per Confindustria è «presto per dire che siamo fuori dalla crisi», Confcommercio e Confesercenti sono ancor più cauti, mentre i sindacati sottolineano che ci vorrà almeno un anno per registrare i primi effetti positivi sull’occupazione.
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