Doppia vita di Roberto Maroni, Lega e Lombardia: Cerruti sulla Stampa

Pubblicato il 13 Marzo 2013 - 00:45 OLTRE 6 MESI FA
roberto maroni

Maroni: doppia vita tra Lombardia e Lega

“Per Roberto Maroni comincia una doppia vita ” scrive  Giovanni Cerruti sulla Stampa, quella di presidente della Regione Lombardia e quella di segretario della Lega:

“Per la Lega, forse, un’altra vita: con un segretario che deve restare lì, contro la sua volontà. Con i veneti in rissa, i piemontesi quasi spariti, i liguri proprio spariti”.

Ricorda Cerruti che, nel libro uscito a fine ottobre, Maroni aveva scritto: «Io devo portare la nave in porto».

Però, nota Cerutti,

“non aveva previsto il naufragio di Roberto Formigoni, con la giunta che si disintegra per l’assessore intrallazzato con la ‘ndrangheta. La nave era la Lega, ma al momento in porto è arrivato solo lui, Governatore eletto grazie ai voti della «sua» lista civica. E in consiglio regionale si è già iscritto a questa lista, non alla Lega. Quanto basta per notare l’eccezione: si è mai visto un segretario che non si iscrive al gruppo del suo partito? E per eccitare il vecchio capo Umberto Bossi, e chi ancora lo rimpiange”.

“Bobo resta, un culo e due sedie, e che sedie. «Farò il Governatore della Lombardia – dice – e resto punto di riferimento politico per la Lega». Quel che non dice è scritto tra le righe del comunicato finale: «Segretario fino al 2015 per assicurare stabilità e unità al Movimento». Appunto. Se ne andasse, addio stabilità e unità. I congressi dei veneti sarebbero rese dei conti tra il segretario Flavio Tosi, il governatore Luca Zaia, gli altri leghisti che Tosi ha silenziato via mail («E io non mi faccio mettere tappi in bocca», Zaia). O chi non gradisce il «Modello Verona», le liste civiche tipo quella di Maroni in Lombardia.

“Anche Roberto Cota, governatore del Piemonte, avrebbe voluto dimettersi da segretario dei leghisti sabaudi. «Ma adesso no», è stata la risposta di Maroni, perché pure in Piemonte non si sa come andrebbe a finire. Così quel che finisce è un Consiglio Federale dove i signori della Lega se ne vanno senza un commento, una battuta, meglio salire sulle auto con i vetri scuri e via. «Dare rapida attuazione al progetto della Macro regione del Nord», si legge nel comunicato. «Nascerà un Comitato Strategico». E giù altre parole per nascondere l’impossibile. Che la Lega ha vinto solo in Lombardia. O meglio ancora, che ha vinto solo Maroni”.