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Roma, a giudizio la titolare della palestra dei Vip

di Gianluca Pace |30 Settembre 2015 11:56

L’articolo di Michela Allegri del Messaggero

ROMA – È stata fissata per gennaio la prima udienza per il fallimento della Roman Sport Center: 200 soci si costituiranno parte civile. La proprietaria, Rosetta Francesconi, secondo l’accusa, proponeva ai clienti abbonamenti e iscrizioni nonostante fosse vicina al dissesto.

L’articolo di Michela Allegri del Messaggero: Hanno unito le forze e sono riusciti a trascinare sul banco degli imputati Rosetta Francesconi, titolare della Roman Sport Center, la palestra di lusso situata nel cuore di Villa Borghese, tanto amata da politici e vip, e chiusa per fallimento nell’estate dello scorso anno. Il processo a carico della proprietaria inizierà in gennaio, e circa 200 soci sono pronti a costituirsi parte civile. Secondo la pm Carla Canaia, titolare del fascicolo, che ha recentemente notificato all’indagata un avviso di citazione diretta a giudizio, Francesconi sarebbe colpevole di truffa: avrebbe continuato a proporre ai clienti del centro fitness di via del Galoppatoio di sottoscrivere abbonamenti e nuove iscrizioni, pur sapendo di essere prossima al dissesto, guadagnando in modo illecito quasi 150mila euro. Come si legge nel capo d’imputazione, la donna avrebbe raggirato le persone offese «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri consistiti nell’aver provveduto, attraverso i propri dipendenti a ciò addetti, alla sottoscrizione e al rinnovo di abbonamenti di diversa durata in periodi immediatamente antecedenti oppure successivi il fallimento della società, dichiarato in data 7maggio 2014».

In tal modo, avrebbe «indotto in errore i soci circa la situazione in cui versava l’azienda, procurandosi un ingiusto profitto corrispondente alle relative somme erogate e percepite anche attraverso persone giuridiche diverse dalla fallita, e di cui la Francesconi risulta essere effettiva beneficiaria, determinando in tal modo un danno» complessivo pari a 148mila e 754 euro. I VIP Tra le persone offese si contano decine di personaggi della “Roma bene”: avvocati, professionisti, imprenditori. Tra le personalità di spicco, l’ambasciatore Michelangelo Jacobucci, classe 1934, entrato in carriera diplomatica nel 1959. Già viceconsole a Melbourne, è stato poi a Vienna, Dublino e Atene, ha ricoperto l’incarico di consigliere d’ambasciata a Pechino e poi a Washington. Nel 1985 è stato nominato ambasciatore ad Algeri. Il 27 maggio dello scorso anno ha pagato alle casse della Roman 990 euro. Federico Lasco, dirigente del ministero per lo Sviluppo economico, ha invece denunciato di essere stato raggirato per 860 euro. Un ex amministratore delegato della Sipra, concessionaria per la pubblicità sulla Rai, avrebbe infine sborsato 1.870 euro. La Francesconi, che è stata anche indagata dal pubblico ministero Stefano Pesci per bancarotta, ha sempre respinto ogni contestazione. Nel frattempo, la struttura è stata rilevata da un nuovo gruppo societario

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