Roma, decisa la serrata: “Ristoranti chiusi contro il piano-tavolini”

dehors roma serrataROMA – Venerdì 20 dicembre scatta la serrata degli esercenti del centro storico che si oppongono alla riduzione degli spazi all’aperto.

Scrive Laura Serloni sulla Repubblica:

(…) nel weekend prima delle feste oltre 100 ristoranti e bar del centro storico abbasseranno le saracinesche. Una serrata di protesta, con ogni probabilità venerdì 20 dicembre, vedrà chiudere per un’intera giornata i locali del Pantheon, di Trastevere, di Campo de’ Fiori. Insomma, gli esercenti incrociano le braccia e andranno in Campidoglio a chiedere la sospensione dei Piani di massima occupabilità ovvero quelliche riordinano i dehors.

«Abbiamo avuto tanti appuntamenti, ma non abbiamo mai trovato un punto di incontro con questa amministrazione — spiega Gabriele Di Rienzo dello storico ristorante “Di Rienzo” in piazza della Rotonda — Da 73 dobbiamo passare a 55 metri quadrati, civengono tolti tavolini senza un motivo valido. Siamo il locale più antico, stiamo qui da 63 anni e ci decurtano il 20% dell’occupazione perché un ombrellone toglie la visuale ad una piccola parte del colonnato del Pantheon. Un problema, quello del cono visivo, che si potrebbe ovviare con ombrelloni più bassi. Ma non c’è alcun confronto ». C’è da dire che sono 160 i piani del centro storico: 131 sono passati per la commissione tecnica del municipio I, 107 sono stati già approvati e gli altri sono ancora in lavorazione. I 50 piani zero — ovvero piazze e vicoli come piazza della Quercia o piazza del Fico dove non possono esserci tavoli all’aperto — sono già in vigore; come sono operativi, dal gennaio 2012, i 51 dei 107 licenziati dal Consiglio di via della Greca. Dal 1 gennaio 2014, però, saranno ufficialmente validi l’altro 50% dei 107 e i 15 più ‘ temuti’ dell’ufficio Città Storica, in sostanza quelli che modificano le occupazioni dei dehors in piazza Navona, piazza Santa Maria in Trastevere, piazza della Rotonda. Proprio per questo l’opposizione al municipio I ha chiesto un consiglio straordinario. «È assolutamenteincomprensibile la decisione di non convocare un consiglio straordinario sui Piani», attacca Luca Aubert, capogruppo del Nuovo Centrodestra al municipio I. «Non è uno strumento adatto perché è solo un’operazione spot — sottolinea Tommaso Giuntella, capogruppo del Pd — Serve piuttosto una commissione speciale con i cittadini e i commercianti per ascoltare il disagio». E proprio su questo il minisindaco, Sabrina Alfonsi, annuncia che saranno aperti «due tavoli, uno tecnico per verificare se ci sono degli errori e un altro politico per monitorare quello che succede».

E se Fabio Mina della Lupe (Libera Unione Pubblici esercizi) assicura che la serrata ci sarà «perché vogliamo soluzioni concrete », Fortunato Baldassarri chef e patron dello storico ristorante “Fortunato al Pantheon” va oltre, pensando ad una chiusura definitiva perché giudica quella lettera di disdetta, che lo costringe a mettere i dehors in 15 metri quadrati e non più in 36, «una sentenza ingiusta e offensiva nei confronti miei e di chi lavora nella mia attività. A questo punto si apre un grosso punto interrogativo sul futuro del locale», dice (…)

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