ROMA – Un quadro del degrado cui Roma è arrivata nell’era del sindaco Ignazio Marino viene tratteggiato da Repubblica attraverso il racconto di Sara Grattoggi e Valentina Lupia.
Le mille difficoltà del guidare i turisti in una città «con scarsi servizi», fra l’assalto degli ambulanti e quello dei promoter “salta-fila”. E, adesso, anche la concorrenza delle guide straniere degli altri Paesi Ue, autorizzate a lavorare in Italia senza alcuna specifica abilitazione locale. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha spinto le guide turistiche romane, come i loro colleghi di altre città, a scendere in piazza.
Ieri il sit-in sotto il ministero dei Beni culturali e del Turismo per protestare contro l’articolo 3 della legge 97/2013. «Prima ogni guida poteva lavorare solonella provincia in cui aveva superato l’esame di abilitazione, specifico per le conoscenze dei Beni culturali del territorio — spiega Francesca Duimich, presidente di Federagit Roma-Confesercenti — Ora, invece, potrà lavorare in tutta Italia, perché la legge europea 2013 ha istituito la “guida nazionale”. Già questo è assurdo perché è impossibile che una guida conosca approfonditamente gli oltre 200mila monumenti censiti nel nostro Paese». «Ma la cosa più inaccettabile — dichiara Marcella Bagnasco, presidente dell’Associazione nazionale guida turistica (Angt) — è che si autorizzano le guide degli altri Paesi europei a lavorare in Italia, senza dover conseguire qui alcuna abilitazione. Una guida straniera non potrà mai veicolare la storia e la cultura del nostro Paese nello stesso modo. Senzacontare che così si depaupera la nostra economia e si impoveriscono le casse dello Stato».
Un’abilitazione specifica, a dire il vero, sarebbe prevista dalla legge almenoper alcuni siti “di particolare interesse storico, artistico o archeologico”, che però ancora non sono stati definiti. Parla di un «provvedimento che squalifica la professione, oltre a rendere ancor piùdifficile lavorare per le 5 mila guide di Roma e provincia» anche Simonetta Borsini del comitato di coordinamento di Sgtr, sindacato delle guide turistiche di Roma affiliato alla Fisascat-Cisl. Una delegazione di manifestanti, ieri, è stata ricevuta dal ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, che si è “impegnato a affrontare il problema nella legge comunitaria 2014, ora in Parlamento, e ha proposto di istituire un gruppo di lavoro, aperto anche alle rappresentanze delle associazioni, per regolare con una legge nazionale tutta la materia, tenendo conto delle competenze regionali e nazionali”. Soddisfatti i manifestanti: «Prima non eravamo mai stati ricevuti, questo è già un segnale positivo» conferma Mauro Maggi, coordinatore di Federagit.
Nel frattempo, per le guide romane restano molti i problemi da risolvere in città. «Dal continuo assalto ai turisti dei venditori ambulanti all’adescamento dei promoter che offrono biglietti “salta- fila” e tour con sovrapprezzo nei siti più frequentati, come il Colosseo e i Musei Vaticani — racconta Orietta Gori (Sgtr) — Senza parlare poi della concorrenza degli abusivi (…)