Roma, i parcheggiatori abusivi assediano i vigili urbani. Panarella, Messaggero

(foto d'archivio)
(foto d’archivio)

ROMA – “Chiedono il pizzo a piazza della Consolazione – scrive Elena Panarella del Messaggero – a pochi metri dal Comando Generale della polizia municipale, alle pendici del Campidoglio”.

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Non hanno davvero più limiti i parcheggiatori abusivi. «Il versamento dell’obolo ovviamente non è obbligatorio, ma se non paghi c’è il rischio che quando torni ritrovi l’auto ammaccata – si sfoga Angelo Mura che lavora a due passi da via Petroselli – D’altro canto è sufficiente un calcio ben assestato alla portiera della macchina per provocare un danno di diverse centinaia di euro. Ma quello che colpisce, non è la presenza dei parcheggiatori abusivi, che è vietata e Roma ne è invasa, ma il fatto che questi operino proprio dietro la sede dei vigili». Altro che intimoriti. «Ora dopo la mancia, chiedono pure una sigaretta».

LE SANZIONI I padroni della zona sono quattro parcheggiatori abusivi. Gestiscono con una tecnica collaudata e con una certa disinvoltura anche i parcheggi sulle strisce blu. Chiedono soldi ai malcapitati che dopo un attimo di esitazione lasciano la mancia. Qualcuno fa una smorfia, nessuno si rifiuta di pagare: troppa la paura di tornare e trovare l’auto graffiata. Non si preoccupano di nulla, continuano a operare indisturbati, spacciando buchi incastonati tra auto come zone tranquille per lasciare l’auto.  Sfacciatamente, senza paura, si piazzano a pochi passi dalla sede del Comando dei vigili urbani, così come più volte è capitato in passato. Insomma, un vizio che non vuole proprio tramontare. Alcune volte vengono multati, ma senza grandi risultati. Le sanzioni, infatti, non vengono quasi mai pagate: «Molti sono stranieri e non hanno neanche la residenza», spiega un vigile urbano.

LE AREE L’invasione di questo esercito di abusivi non si ferma: padroni di aree centrali, ma anche periferiche. Piazzati in bella mostra davanti agli ospedali, nelle piazze più belle del Centro, e persino davanti agli ipermercati. Cambia solo l’importo. L’abusivo resta lo stesso. Poco conta se, nella strada, sono presenti le strisce blu (proprio come a piazza Bocca della Verità). Loro sono lì a tendere la mano. Aspettano che lo sfortunato di turno esponga il ticket sul cruscotto e sbucano all’improvviso. «Pago già per le strisce blu, devo pagare anche voi?». Le proteste dei guidatori non servono a nulla. «Una piccola offerta, così stai tranquillo che non succede niente alla tua macchina», risponde sfacciato il parcheggiatore. Intorno agli ospedali, invece, utilizzano diversi stratagemmi: finti tesserini o finte autorizzazioni delle direzioni sanitarie o blocchetti con numeri progressivi.

 LE PROPOSTE Eppure secondo le norme vigenti, rischiano multe che vanno da 662 a 2.620 euro e in alcuni casi denunce penali come estorsione, danneggiamento, associazione per delinquere, esercizio abusivo di attività, truffa. Le soluzioni proposte da cittadini e istituzioni locali: potenziamento della polizia municipale e vigile di prossimità, incremento dei blitz a sorpresa e in borghese. Ma anche un numero verde e sportelli specifici nei Municipi più colpiti dal fenomeno dove poter indirizzare le segnalazioni dei cittadini «e soprattutto un maggior intervento politico volto a dotare le forze dell’ordine di uno specifico strumento in grado di stroncare questo vero e proprio racket».

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