Roma, la truffa dei promoter turistici: inchiesta sui salta-fila per i musei

Roma, la truffa dei promoter turistici: inchiesta sui salta-fila per i musei
Turisti in fila ai Musei Vaticani (LaPresse)

ROMA – Il caso degli adescatori di turisti con l’abbocco del salta-fila per entrare nei monumenti cult di Roma, sembra prendere la strada della Procura di Roma. Dal Colosseo ai Musei Vaticani, il sistema di procacciatori on the road di turisti (preferibilmente stranieri) con il miraggio di tour guidati “baciati” dalla corsia preferenziale, potrebbe diventare a breve pane per i denti degli uffici giudiziari di piazzale Clodio.

A lavorare ad un possibile esposto in queste ore sembra essere proprio la Polizia provinciale, l’organo che monitora tutto il settore turistico e che si occupa di rilasciare i tesserini abilitanti alle guide turistiche regolari previo esame.

Scrive Laura Larcan sul Messaggero:

«Il fenomeno dei cosiddetti promoter turistici è aumentato in modo esponenziale rispetto all’anno scorso tra Colosseo e area archeologica centrale, e Musei Vaticani – dicono dalla Polizia Provinciale – Per questo stiamo cercando di interessare anche la Procura di Roma. Abbiamo riscontrato un enorme giro sommerso di evasione fiscale, lavoro al nero, locali che aprono a Roma svolgendo attività da agenzia di viaggio vera e propria quando invece risultano essere società per servizi turistici, e di fatto non possono commerciare pacchetti turistici. Non di meno abbiamo registrato vicende di minacce tra individui legati a società turistiche che sembrerebbero alludere ad una spartizione del territorio, e bisognerebbe fare chiarezza sul giro degli adescatori esterni e il personale interno dei monumenti». A fare da sfondo a questo fenomeno sono sempre il Colosseo con Palatino e Foro romano, e il Vaticano. Proprio ai Musei Vaticani è stata riscontrata dagli agenti l’ultima “trovata” dei salta-fila.

«Lungo la fila dei turisti che attendono per entrare ai Musei Vaticani, soprattutto dalla metà in giù verso piazza Risorgimento, abbiamo riscontrato questi adescatori che cominciano a dire ai turisti in attesa che i biglietti per entrare ai Musei sono finiti. Per cui li deviano verso altre agenzie di zona che hanno a disposizione biglietti e pacchetti di servizi turistici, comprensivi di visita guidata, già prenotati e acquistati presso i Musei Vaticani». Sembrerebbe un’autentica truffa alla luce del giorno, non fosse altro per il fatto che gli ignari turisti vengono intercettati e dirottati con false informazioni su sportelli esterni non ufficiali. «Che le agenzie abbiano biglietti già accreditati presso le biglietterie dei Musei Vaticani può anche essere regolare, il problema però è che in questo modo si aumenta il numero dei procacciatori abusivi di turisti», avvertono dalla polizia. Il sistema funziona a catena di Sant’Antonio. L’agenzia infatti può avere circa tre promoter che risultano dipendenti messi in regola.

Il retroscena, però, è che ciascun promoter, a sua volta, guida altre persone che lavorano per loro. «Ogni adescatore guadagna dai 2 ai 5 euro a turista, al nero, mentre al turista il tour guidato “salta-fila” dei Musei Vaticani può costare anche fino a 90 euro (a persona, si badi bene). E al Colosseo-Palatino-Foro può variare dai 35 ai 55 euro», sottolineano dalla Polizia Provinciale. Cifre da capogiro. Dal punto di vista normativo – fanno sapere dalla Polizia provinciale – alla Regione Lazio dovrebbe essere discussa a breve una modifica alla legge regionale sulle professioni turistiche. E le aspettative sono anche per il nuovo regolamento di polizia urbana del Comune di Roma che prevede, tra i punti chiave, multe salate per chi molesta il turista: «Il testo è a buon punto, entro venti giorni lo ultimiamo – annuncia la vice capo di gabinetto Rossella Matarazzo con delega alla sicurezza – Poi seguiranno i tempi della politica: il piano dovrà passare al vaglio del Consiglio e dei Municipi».

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