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Roma, Libero: “Ignazio Marino scivola anche sull’ambiente”

di FIlippo Limoncelli |31 Luglio 2014 12:50

Ignazio Marino (LaPresse)

ROMA – Doveva essere l’uovo di Colombo per Roma: restituire aree di verde e di servizi ai cittadini, sottraendole al degrado. Con guadagno per imprenditori privati, che investono costruendo piscine, palestre, centri di aggregazione, e spesa minima da parte del Comune.

Risultato: oggi, nell’era del sindaco Ignazio Marino, così affezionato all’idea di una Capitale a misura di pedale e di passeggiata nel verde, si rischia una voragine per le casse pubbliche, il tracollo delle imprese, il degrado e il caos per parchi e giardini. Il verde di Roma trasformato in “profondo rosso” del bilancio.

Scrive Caterina Maniaci su Libero:

È la situazione drammatica dei cosiddetti Punti verde qualità, iniziativa datata 1995 e che potrebbe adesso naufragare, a causa di disservizi, non curanza, e anche malaffare. Con tanto di inchiesta giudiziaria. E rappresenta una nuova, pesante grana per i due Marino al Campidoglio: il sindaco e l’assessore all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti, Estella (Marino anch’essa, ma senza nessuna parentela).

Mercoledì 30 luglio l’associazione Punti verde qualità, che riunisce gran parte dei concessionari, con una agguerrita rappresentanza di suoi aderenti, ha presentato un nutrito dossier per denunciare il silenzio e l’inattività del Comune negli ultimi mesi, trascorsi senza impostare soluzioni vere, quasi rassegnandosi a pagare alle banche 19 milioni l’anno quale garante dei concessionari morosi, per un totale di 233 milioni di euro di mutui «incagliati», quei mutui accesi dagli imprenditori che hanno investito in opere di varia utilità (appunto piscine, palestre, centri di aggregazione) nelle aree pubbliche avute in concessione dal Comune.

Ora, complice la crisi, cattiva gestione e vicissitudini varie,molti non sono in grado i pagare i mutui. Così il debito verso le banche ammonta a 337 milioni di euro, 319 dei quali sono appunto sotto fideiussione. E a questo punto, come ha spiegato Orlando Galimberti, presidente dell’associazione, sembra giocoforza chiedere all’assessore Marino di «intervenire immediatamente per riprendere in mano la grave situazione governandola politicamente, oppure che ne tragga le conclusioni rimettendo il proprio mandato. Lanciamo un appello al sindaco Marino: dia chiare direttive per superare la grave situazione».

Dal 1995, dei 75 Punti verde qualità messi a bando,ne sono stati assegnati 61, 18 sono stati realizzati e sono in esercizio, 12 sono in corso di realizzazione dei quali 7 sono anche parzialmente aperti, 13 hanno la progettazione approvata e con mutuo in istruttoria. Ma oggi un ulteriore ritardo nell’adozione di provvedimenti risolutivi determinerebbe il definitivo fallimento del progetto. Allora che fare? «Noi non chiediamo ulteriori fondi.Vogliamo solo cercare insieme delle soluzioni. Ma la situazione dei Pvq», ha dichiarato ancora Galimberti, «è lontana dall’essere governata dall’attuale amministrazione».

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