Roma, Il Messaggero: “se aumenta l’Imu ogni famiglia pagherà 120 euro in più”

Roma, Il Messaggero: "se aumenta l'Imu ogni famiglia pagherà 120 euro in più"
Roma, Il Messaggero: “se aumenta l’Imu ogni famiglia pagherà 120 euro in più”

ROMA – Se aumenta l’Imu, ogni famiglia pagherà 120 euro in più . La notizia con relativa simulazione la dà Il Messaggero con un articolo pubblicato oggi 12 ottobre da Michele Di Branco.

Blitz Quotidiano ripropone l’articolo integrale:

“Per una città come Roma, seconda solo a Siena in fatto di versamento Imu (776 milioni di gettito con un importo medio pro-capite di 639 euro sulla prima casa), il passaggio dell’aliquota dal 5 al 6 per mille vuol dire una stangata da 120 euro a proprietario. Con un aumento del 18%e un conto finale che salirebbe a 759. I circa 142milioni di euro aggiuntivi iscritti a bilancio affluirebbero in particolare dalle zone centrali e dal quadrante nord. Ma, in termini relativi e senza correttivi (ad esempio aumentando le detrazioni per i figli a carico), sarebbero le classi popolari quelle maggiormente penalizzate”.

“Si prenda ad esempio una coppia sposata senza figli con un immobile che frutta una rendita catastale di mille euro. A legislazione vigente (con una detrazione di 200 euro) paga 640 euro. Azionando la leva fiscale sborserebbe 121 euro in più. Nella stessa tipologia immobiliare, un coppia sposata con due figli (300 euro di detrazione) l’ultima volta ha pagato 540 euro. Il conto salirebbe di 110 arrivando fino a 650 euro. Secondo le analisi di Confedilizia, invece, prendendo in considerazione un appartamento di centometri quadri in zona semicentrale, gli esperti calcolano per Roma un’Imu media attuale di 1.444 euro, seconda solo a Venezia. Per questa tipologia, l’aumento dell’aliquota vorrebbe dire un aggravio aggiuntivo di 280 euro”.

“Nella Capitale l’aumento dell’Imu farebbe versare lacrime amare ai residenti del centro storico. Oltre il 50% delle unità immobiliari sono accatastate nella categoria A/2. La base imponibile Imu, per un vano 5, è di 293 mila euro. Secondo i calcoli, la somma da pagare attualmente per la casa adibita ad abitazione principale (al netto, come per tutte le prime case, della detrazione di 200 euro e di 50 euro per ogni figlio residente nell’ immobile) è di 1.113 euro. Il 6 per mille porterebbe di colpo l’esborso a quota 1.315 euro. Ma sarebbe robusto anche il salasso per le “case popolari” del centro: pagano 350; si arriverebbe fino a 420. La zona censuaria che comprende Prati, Trastevere e Gianicolo sarà colpita in maniera consistente. Per l’abitazione principale, accatastata A/2, si pagano 993 euro destinati a salire oltre quota 1.200. In zona Casilina per un’unità immobiliare, categoria A/2, ma con 4 vani catastali, l’acconto Imu vale 690 euro. In questo caso, l’aggravio sarebbe di 130 euro. In Collina Fleming una casa accatastata nella categoria A/3 di 5 vani catastali e con un valore di 150 mila euro paga 492 euro. Per questa tipologia è alle porte un aumento di poco meno di 100 euro. In zona Eur una casa accatastata nella categoria A/4 (taglio popolare) di 5 vani catastali (molto diffusa in questo quadrante) e con un valore catastale di 115 mila euro paga un’Imu di 295 euro. In questo caso l’aumento sarà di 60 euro. Al Tufello un appartamento categoria A/4, il più diffuso statisticamente in zona, con un valore catastale di 100 mila euro, paga attualmente 342 euro. L’eventuale aggravio fiscale del Campidoglio comporterà un esborso aggiuntivo di 65 euro”.

“C’è comunque chi riuscirà ancora a non pagare affatto. A Trigoria, per un immobile accatastato nella categoria A/4 (abitazione ad uso popolare), per l’abitazione principale l’applicazione della detrazione base di 200 euro e di 50 euro per un figlio convivente annullerà, di fatto, sia l’acconto che il saldo Imu”.

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