ROMA – Dodici persone sono state prese in ostaggio tutta la notte da una banda di sette rapinatori all’Olgiata, frazione di Roma. La rapina è stata messa in atto poco dopo le 3 di notte del 7 gennaio. Madre, figlio e i suoi amici sono stati chiusi in una stanza. Non trovando una cassaforte i ladri hanno preso quel che hanno trovato. Bottino un centinaio di euro. Secondo quanto riferito dalle vittime, i malviventi avevano un accento dell’Est Europa. Nessuno è rimasto ferito. Il colpo è durato due ore, come riporta Marco De Risi sul Messaggero.
I criminali, una volta essersi resi conto che la cassaforte non c’era, hanno depredato gli ostaggi e li hanno chiusi a chiave dentro una stanza. Hanno staccato i fili del telefono e rapinato i cellulari. Poi sono fuggiti nell’oscurità del parco circostante la villa per far perdere in breve tempo le proprie tracce. Come è già accaduto in passato per altre rapine, la vigilanza del comprensorio non riesce a garantire la totale sicurezza: all’Olgiata vivono 2.500 persone. Quindi, anche in questo caso, secondo gli investigatori, i banditi hanno raggiunto un tratto di campagna e scavalcato la recinzione perimetrale del comprensorio. Evitando così di passare attraverso l’ingresso principale del consorzio, quello sì sorvegliato a vista e dalle telecamere. Quando gli ostaggi si sono liberati hanno dato l’allarme tramite la Sorveglianza e nel giro di pochi minuti sono arrivati sul posto alcuni equipaggi dei carabinieri. I militari hanno fatto uno scrupoloso sopralluogo anche con l’aiuto della Scientifica a caccia d’impronte e altre tracce. Hanno anche controllato le telecamere posizionate sulle recinzioni. Sembrerebbe che i rapinatori parlassero con l’accento dell’Europa dell’Est.
Ma i carabinieri indagano in più direzioni seguendo anche la pista della malavita romana ipotizzando che i banditi possano aver simulato un accento straniero per depistare l’inchiesta.
I militari forse non brancolano proprio nel buio. Sembrerebbe infatti che i banditi abbiano agito in modo grossolano e che non siano professionisti del crimine. «Hanno agito in sette – si lascia sfuggire un investigatore – per poi andare in una villa senza cassaforte. E’ un po’ strano». Un colpo improvvisato o un basista che ha dato alla banda informazioni poco attendibili.
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