Roma, rom “falsi poveri”: dissequestrati conti, dieci erano sospetti

Roma, rom “falsi poveri”: dissequestrati conti, dieci erano sospetti
Roma, rom “falsi poveri”: dissequestrati conti, dieci erano sospetti

ROMA – Dissequestrati i conti dei presunti rom ricchi. Tra i 59 nomadi finiti nel registro degli indagati col sospetto di aver raggirato il Comune di Roma spacciandosi per poveri, mentre avevano conti in banca dai cinquemila al mezzo milione di euro, solo in pochi rischiano di non rivedere più il loro tesoretto.

I conti, come spiega Adelaide Pierucci sul Messaggero di Roma, sottoposti a sequestro preventivo su ordine dei magistrati,

sono stati restituiti da un pezzo e ora, per molti, potrebbe crollare anche l’accusa unanime di intestazione fittizia di beni, frutto di una indagine della Polizia Roma Capitale. Solo dieci indagati, per lo più pregiudicati, infatti, non sono riusciti a provare la provenienza del loro malloppo. Gli altri hanno sostenuto di avere partita Iva, di lavorare regolarmente (uno è autista Atac), oppure, come in un caso, di aver avuto un maxi risarcimento per la morte di un figlio in un incidente.

Il sostituto procuratore Carlo La Speranza, intanto, l’altra mattina, in sede di udienza preliminare, ha chiesto al gup Luciano Imperiali di prosciogliere i cinquantanove indagati dall’accusa di truffa ai danni del Comune in quanto, via via, sarebbe emerso che i nomadi non avrebbero firmato certificazioni in cui sostenevano di essere indigenti per avere un modulo abitativo nei campi attrezzati finanziati dal Campidoglio, ma di essere stati trasferiti d’imperio alla Barbuta, a Salone, a Cesare Lombroso. Nessun inganno formale, quindi, avrebbe concluso la procura.

Proscioglimento analogo è stato chiesto per il secondo reato contestato, quello dell’intestazione fittizia dei beni. Il pm, su questo fronte, ha chiesto il rinvio a giudizio di una decina di indagati su 59, che ora rischiano, più degli altri, non solo di finire a giudizio, ma anche di perdere i loro ricchi conti gestiti per altri o alimentati dal bottino di reati (…)

Gestione cookie