ROMA – I tassisti li chiamano i battitori, quelli che minacciano i colleghi per accaparrarsi le corse più appetibili, soprattutto quelle da piazza dei Cinquecento verso l’aeroporto di Fiumicino. “È così da anni – dice Sergio, tassista del 3570 al Messaggero – cerco di evitare di fermarmi a piazza dei Cinquecento, perché può succedere di tutto, va a finire che ci scappa il morto, non puoi sfidarli”.
“Il più delle volte sono tassisti regolari, spesso però non appartengono ad alcuna cooperativa – dice un altro tassista che non vuole dire il nome per paura – da anni chiediamo legalità, controlli, noi da soli non possiamo vincere contro di loro e quel ragazzo che sabato pomeriggio ha osato sfidare quel tassista ha avuto un grande coraggio (…)”.
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