Roma tra scioperi e cortei: disagi quotidiani e costi per 50 milioni di euro l'anno Roma tra scioperi e cortei: disagi quotidiani e costi per 50 milioni di euro l'anno

Roma tra scioperi e cortei: disagi quotidiani e costi per 50 milioni di euro l’anno

Roma tra scioperi e cortei: disagi quotidiani e costi per 50 milioni di euro l'anno
Roma tra scioperi e cortei: disagi quotidiani e costi per 50 milioni di euro l’anno

ROMA – Uno sciopero dei trasporti al mese e cinque manifestazioni al giorno intasano le strade di Roma, con tanti disagi quotidiani per i cittadini che devono attraversare la Capitale. Il prezzo da pagare per i disservizi quotidiani poi è piuttosto alto: oltre 50 milioni di euro l’anno che vengono spesi dal Campidoglio.

Lorenzo De Cicco sul quotidiano Il Messaggero scrive che le metro sono state ferme tra lo sciopero di venerdì 16 giugno e i cortei del 17 giugno nel centro di Roma:

“Anche ieri il copione non ha sviato dalle attese, con l’iper-annunciata mattinata da incubo per chiunque ha avuto la sventura di capitare nel cuore della Città eterna. Non uno, ma due cortei della Cgil, entrambi con tappa finale a San Giovanni in Laterano, uno da piazza della Repubblica e un altro da piazzale Ostiense. Quasi una manovra a tenaglia, a vederla dall’alto, che proprio nell’ora di punta, dalle 8 in poi, ha marciato verso la basilica e il centro di Roma. Il tutto a una manciata di ore dallo sciopero dei trasporti che, l’altro ieri, ha paralizzato metropolitane (tre su tre chiuse) e autobus della Capitale. Senza contare il caldo record col termometro sopra i 30 gradi di massima, e per finire, in serata, la maratona da piazza del Popolo, che ha costretto l’Atac a far cambiare rotta a 21 linee bus.

Ma il prezzo da pagare, si diceva, è molto più alto dell’arrabbiatura dell’automobilista imbottigliato. Del resto Roma è una città in cui il gabinetto del sindaco autorizza 2 manifestazioni al giorno, 600 all’anno. Più altre 1.500 che ottengono il via libera dalla Questura. Ecco perché cortei e sit-in pesano sulle casse dell’amministrazione per oltre 50 milioni di euro l’anno, tra pulizia delle strade, straordinari dei vigili, danni all’arredo urbano. Solo per pagare i turni extra della Municipale il Comune sborsa oltre 15 milioni l’anno, come calcolò nel 2014 l’ex assessore al Bilancio Daniela Morgante (giunta Marino), mettendo i numeri nero su bianco in un dossier spedito al ministero dell’Economia. Da notare che dieci anni prima diceva più o meno le stesse cose l’ex sindaco Veltroni: «Duemila manifestazioni ci costano 60 milioni di euro l’anno. E nessuno ce le rimborsa»”.

Alle spese si aggiungono poi quelle per lo smaltimento dei rifiuti ad opera di Ama e il mancato incasso per i negoziantgi, prosegue De Cicco:

“L’Ama, la municipalizzata dei rifiuti, fattura 1 milione e 400 mila euro l’anno per le pulizie realizzate dopo eventi e manifestazioni, in buona parte per gli straordinari dei netturbini, ma spesso si deve occupare anche di montare e smontare i bagni chimici. A questa cifra va aggiunto un altro milione di euro, che serve a pagare la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia per tutte quelle manifestazioni che si svolgono senza un contratto di servizio tra gli organizzatori e la partecipata comunale. E, nel calcolo, andrebbero annoverati anche i danni per i commercianti, oltre 17mila negozi solo in centro storico, di cui 6mila bar e ristoranti. Soltanto il 25 marzo – l’anniversario dei trattati di Roma – negozianti e albergatori persero, secondo Confcommercio, oltre 20 milioni di euro di mancati incassi per colpa delle manifestazioni e del centro bloccato”.

Gestione cookie