Sciopero Genova, Fassino difende Doria: “Giusto privatizzare alcuni servizi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2013 - 20:40 OLTRE 6 MESI FA
Sciopero Genova, Fassino difende Doria: "Giusto privatizzare alcuni servizi"

Sciopero Genova, Fassino difende Doria: “Giusto privatizzare alcuni servizi” (Foto LaPresse)

GENOVA  “Privatizzare alcuni servizi è giusto, così da garantire la qualità a tariffe prefissate”. Piero Fassino, presidente dell’Anci, difende la scelta del sindaco di Genova Marco Doria sulla questione della privatizzazione di Amt. Questo quanto ha dichiarato Fassino a Valentina Conte di Repubblica.

Parlando dello sciopero dei tramvieri a Genova, Fassino ha detto:

“«Una vicenda delicata, da non banalizzare. Che però rivela una cosa chiara. È velleitario che i sindaci possano gestire tutto. Non abbiamo risorse per farlo. I Comuni non sono più in grado di sostenere allo stesso tempo equilibri di bilancio e conti in ordine e poi fornire pure servizi di qualità ed efficienti. Di certo, non con la riduzione di risorse degli ultimi tempi. Che ha colpito anche e soprattutto il trasporto pubblico locale, come si vede a Genova. Ricordo che veniamo da dodici anni di tagli».

Fassino difende la scelta del sindaco Doria:

«Al contrario, ritengo un errore rigettare la sua proposta. Sono sincero: è sbagliato pensare che l’imprenditore danneggi i cittadini solo perché è un privato. È una lettura ideologica. Già Firenze e Perugia, e molte altre città, hanno privatizzato i trasporti. Mentre Torino ha in corso il bando per il 49%. Oltre a quello per il 100% sui parcheggi».

Un risparmio sui costi di funzionamento dei Comuni, che ammontano a 2,5 miliardi di euro l’anno per 80mila poltrone delle municipalizzate, è comunque ipotizzabile:

“«Gli amministratori e i Cda sono previsti dal Codice civile. Ma certo, occorre mettere mano anche al numero dei componenti e agli emolumenti. E prevedere gettoni più bassi. Ma basta ripechetere che siamo centri parassitari di spesa. La spesa dei Comuni italiani è appena il 7,6% di quella pubblica totale, il debito solo il 2,5%. Il problema dunque è lo Stato non i Comuni, i ministerinon tagliano da anni. I sacrifici non possono essere scaricatisempre e solo sui sindaci»”.