Sciopero Roma, città in tilt per colpa di un “sindacatino”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Ottobre 2015 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA
(foto Ansa)

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ROMA – “Il sindacatino” – come lo definisce Lorenzo De Cicco del Messaggero – che venerdì 2 ottobre ha mandatò in tilt i trasporti della Capitale rappresenta l’1,1% dei lavoratori dell’Atac.

L’articolo di Lorenzo De Cicco: Tanto è bastato però per bloccare tre linee metropolitane (la A, la B e la ferrovia urbana Roma-Lido) e per mettere il rallentatore alle corse degli autobus. Non è un caso se l’unica linea a funzionare regolarmente è stata la nuova metro C, quella che viaggia con treni tecnologici driverless, vale a dire senza conducente. I macchinisti della metro infatti da due mesi protestano contro una riforma del contratto che ha chiesto loro due cose: di timbrare il cartellino con un badge elettronico (prima si firmava un foglio con la penna) e di ricevere alcuni bonus in busta paga non più in automatico, ma solo in base al raggiungimento di alcuni obiettivi. Risultato: prima lo “sciopero bianco” che ha bloccato la metro per tutto luglio, ora una raffica di scioperi. Nonostante il nuovo piano sia stato firmato dai confederali. Secondo l’Agenzia comunale per la mobilità, l’adesione alla protesta di ieri è stata del 30%. Quindi ben oltre gli iscritti all’unico mini-sindacato che ha difeso fino all’ultimo la mobilitazione. Ecco allora che questo dato diventa anche il fermo immagine della crisi di rappresentanza delle sigle tradizionali, Cgil, Cisl e Uil (…).