Scommesso su Masterchef? Hai commesso reato. Ilaria Morani e Olga Mascolo sul Corriere della Sera

Masterchef
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ROMA – “Hai scommesso su Masterchef? Hai commesso reato” scrivono Ilaria Morani e Olga Mascolo sul Corriere della Sera. L’80 per cento di chi scommette sul vincitore dei programmi televisivi (come i reality o, per esempio, anche il Festival di Sanremo) commette reato. Perché? La maggior parte delle società di scommesse italiane, per pagare di meno, hanno una sede all’estero. Ma per lo Stato italiano solo le case di scommesse autorizzate dall’Aams, l’agenzia delle dogane e del monopolio, organo del Ministero delle Finanze, possono operare in Italia. Chiunque quindi scommette su Masterchef (o simili) in una sala scommessa non autorizzata commette un’illegalità, come scrivono Ilaria Morani e Olga Mascolo sul Corriere della Sera. Ed è perseguibile per legge.

Il caso Masterchef

L’Aams, per mantenere un controllo rigoroso sui palinsesti di scommesse, apre le giocate solo su pochissimi eventi extra sportivi.

Da un anno a questa parte i bookmaker (autorizzati) possono avanzare proposte di nuove giocate, che però devo sempre rientrare nei criteri (non scritti) dell’agenzia delle dogane. Riferendosi al caso specifico di Masterchef (la società maltese Bet1128 aveva deciso di bloccare le giocate perché erano state registrate scommesse troppo alte, da 10mila euro – la puntata media è di 8 euro -, sul concorrente che da lì a poco avrebbe vinto, Federico) c’è da aggiungere una precisazione importante. Esiste una sorta di legge non scritta per i bookmaker stranieri: non si aprono scommesse su eventi già conclusi, quindi registrati. Masterchef non era in diretta, i vincitori erano già stati decisi sette mesi prima. Probabile, in questo frangente, una fuga di notizie che «corrompe» le giocate.

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