“Se Monti si reincarna in Letta”: Feltri e i premier dai “bluff identici”

"Se Monti si reincarna in Letta": Feltri e i premier dai "bluff identici"
“Se Monti si reincarna in Letta”: Feltri e i premier dai “bluff identici” (Foto LaPresse)

ROMA – “Se Monti si reincarna in Letta“, scrive Vittorio Feltri nell’editoriale per Il Giornale. Identici i bluff dell’ex premier Mario Monti e del neo premier di larghe intese Enrico Letta. Tutti accontentati, attacca Feltri dal Giornale della famiglia di Silvio Berlusconi, tranne gli italiani. Entrambi uniti dal destino di essere premier “per pura disperazione“, sostenuti non da maggioranza a larghe intese, ma da “fusione di due partiti nemici”. Feltri affonda Letta e Monti, uniti da un destino comune e un futuro già scritto: se il premier oserà proporre un’iniziativa importante, finirà come il predecessore “silurato con un pretesto”.

Nell’editoriale Feltri sottolinea che le sue non sono critiche, bensì constatazioni. Monti fu presentato come il “salvatore della patria”, che garantiva una “spettacolare spending review”:

“Insomma, ci aveva garantito una . La fase numero uno l’abbiamo vista a occhio, e portafoglio, nudo. La seconda, quella dei tagli, la stiamo ancora aspettando. Risultato. Il fisco ha segato le gambe a noi e all’economia e lo Stato continua a tritare 800 miliardi l’anno. Ovvio, i soldi nostri sono come quelli delle prostitute: è lecito sperperarli”.

Poi è stato il momento di Letta, che si offrì a Monti come collaboratore, e che secondo Feltri ha “superato il maestro”:

“Letta, che peraltro si era offerto a Monti quale fedele collaboratore, ha superato il maestro. Non ha reso più salata l’Iva, ma la salerà fra tre mesi. In compenso, pagheremo anticipi più elevati per Irap e Irpef. Però, che affarone. Non solo. Egli ha congelato l’Imu sulla prima casa, ma la scongelerà a dicembre, cosicché in un botto dovremo saldare non una rata, ma due”.

Letta dal suo canto può fare poco e gioca alle “tre tavolette”, secondo Feltri, perché se proponesse una spending review i suoi compagni “gli farebbero la festa”:

“Quindi se ne guarda bene e va avanti alla carlona, l’unico modo per sopravvivere. Un balzello di qua, un ritocco di là, soprattutto alcune promesse del genere: troviamo un posto di lavoro ai giovani. Una miserevole bufala. Occorre confessare che confidavamo in Letta. Sta’ a vedere, pensavamo, che questo qui va in Europa e costringe i satrapi acefali di Bruxelles ad allentare i lacci che ci obbligano al rigore (mortis). Ingenui”.

In Europa Letta “non ha trovato neanche un cane disposto a dargli retta”, scrive ancora Feltri, mentre sorride per quelli che dicono che il “governo cadrà presto”:

“Oddio, per cadere cadrà, ma è talmente privo di peso che, schiantandosi, non farà rumore e nessuno se ne accorgerà”.

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