Sergio Scarpellini, case e auto sequestrate al re degli affitti

Sergio Scarpellini (foto Ansa)
Sergio Scarpellini (foto Ansa)

ROMA – “Il re degli affitti d’oro – scrive Michela Allegri del Messaggero – non ha pagato le tasse. O meglio: ha omesso di versare più di 10 milioni di euro di Iva, creando un buco a sei zeri nelle casse dell’Erario. Ora, però, Sergio Scarpellini, uno dei “sovrani del mattone” di Roma, che dà in locazione gli immobili che possiede a istituzioni come la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, dovrà restituire fino all’ultimo centesimo”.

L’articolo completo:

Ieri mattina i militari del Nucleo speciale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, su disposizione del gip Donatella Pavone, hanno sottoposto a sequestro in molte provincie italiane automobili di lusso, immobili di pregio e disponibilità finanziarie riconducibili all’imprenditore e alla sua società di punta, la Milano ’90 Srl, la stessa azienda che affitta a Montecitorio tre enormi palazzi in cui sono stati realizzati gli uffici dei deputati e a cui appartengono anche le sedi del Tar e del Consiglio di Stato. E’ proprio la Milano 90′ ad essere finita sotto inchiesta. «Quale legale rappresentante della società – si legge nell’ordinanza di sequestro – Scarpellini ometteva di versare l’imposta sul valore aggiunto per un ammontare di 10 milioni 856 mila e 226 euro». Il pagamento, secondo l’accusa, era dovuto in base alla dichiarazione per l’annualità 2011.
L’INCHIESTA
L’inchiesta è scattata in seguito ad una verifica fiscale certosina eseguita dalle Fiamme Gialle all’inizio del 2014. Nel mirino dei militari è finita l’azienda di spicco del costruttore, la Milano ’90, appunto.
GLI AFFARI
Si tratta di un’impresa operante a Roma e specializzata nel settore della locazione di beni, dati in affitto ad istituzioni non solo della scena politica, ma anche amministrativa: tra i locatari, oltre al Tar e al Consiglio di Stato, figurano anche alcune Authority. Dagli accertamenti degli inquirenti è emerso che la società, che produce un volume d’affari che sfiora i 48 milioni di euro annui, avrebbe omesso di versare l’Iva dovuta per il 2011. L’ammanco nelle casse dell’Erario ammonterebbe ad oltre 10 milioni di euro. Così, ieri, con il provvedimento del tribunale penale in pugno, i finanzieri hanno bussato alla porta dell’imprenditore. Su disposizione del giudice hanno iniziato a sequestrare beni per un «importo equivalente alla cifra sottratta all’Erario» è scritto negli atti della Procura.
FUORISERIE
I militari sono partiti confiscando i conti della Milano ’90, oltre a titoli di credito e quote societarie. Nel caso in cui la somma necessaria non venisse reperita, però, gli inquirenti hanno dato l’ordine di procedere al sequestro di valori mobiliari e preziosi. Scarpellini rischia di vedersi portare via anche due auto di lusso. Due Ferrari, per l’esattezza: una 550 Maranello del valore di 58 mila euro, e una 412, stimata circa 46 mila euro. «Chiederemo il dissequestro e produrremo documentazione attestante la solidità della società e l’esistenza di un credito vantato verso la pubblica amministrazione e verso l’Inps» ha affermato l’avvocato Remo Pannain, difensore del costruttore.

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