Sorgenia, pronta la newco delle banche

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ROMA – “8 marzo 91”: questo il nome della newco con la quale le banche prenderanno il controllo di Sorgenia – per ora di proprietà di Cir (53%) e Verbund (47%) – secondo il piano sottoscritto lo scorso 14 novembre 2014. “Fulcro dell’operazione – scrive Rosario Dimito del Messaggero – che sancirà il passaggio di controllo ai creditori è l’aumento di capitale da 400 milioni che gli istituti sottoscriveranno mediante compensazione pro-quota dei crediti verso Sorgenia e controllate e un prestito convertendo di 200 miliardi, sempre tramite compensazione”. La 8 marzo 1991, spiega Dimito, “è una srl, che come documenta il verbale in possesso del Messaggero è entrata nell’orbita di Intesa Sanpaolo, Ubi, Mps, Banco Popolare, Bpm il 20 novembre scorso durante l’assemblea svoltasi dalle 16,55 alle 17,10 a Milano, presso lo studio del notaio Marchetti”.

Scrive Dimito: Qualche giorno prima, sempre davanti al notaio Marchetti era avvenuto il passaggio delle quote della srl: a vendere alle banche, in parti uguali (16,6%), Dama srl che aveva il 60%, Simon fiduciaria (10%), Lupo Rattazzi, figlio di Susanna Agnelli, che aveva il 30%.
L’assemblea è servita per approvare un nuovo testo di statuto «maggiormente funzionale alle prospettive operative ed alle esigenze organizzative della società, scaturenti dai cambiamenti societari». Si è proceduto quindi a trasferire la sede da Roma a Milano, inizialmente in via Pietro Cossa 2; a modificare l’oggetto sociale per «far diventare la società essenzialmente una holding di partecipazione in coerenza alle esigenze del nuova compagine societaria ed al più ampio contesto societario che ha generato l’acquisto dell’intero capitale sociale». Prima della chiusura, il notaio ha dato lettura del nuovo testo statutario da cui emergono alcune novità (…)
Dalle carte dell’assemblea di Sorgenia viene alla luce qualche altro dettaglio. L’esecuzione degli aumenti è fissato entro il 31 dicembre 2015. E’ esplicitamente previsto che le banche compiano l’operazione di compensazione attraverso la newco nella misura in cui gli aventi diritti non esercitino la prelazione. L’esecuzione delle delibere viene affidata al presidente Andrea Mangoni e al consigliere Giovanni Chiura (cfo del gruppo), anche in via disgiunta: i due dovranno adoperarsi per il buon esito dell’operazione.

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