ROMA – Anna Carino è una donna di 30 anni, mamma di due bambini, da giorni sui giornali perché una sua telefonata con l’ex marito è entrata nell’indagine sulla morte di Stefano Cucchi. In quella telefonata, del settembre scorso, la donna litigava con l’ex, Raffaele D’Alessandro (carabiniere, indagato) e diceva: “Sei tu che dicevi quanto ti sei divertito a pestare quel drogato di m…”.
Oggi, a Ilaria Sacchettoni del Corriere della Sera, dice:
«Stefano Cucchi? Credevo che fossero esagerazioni di mio marito. Diceva: “Lo abbiamo pestato noi quel tossico…”. Si vantava: lui è sempre stato così nel suo lavoro: “ho fatto questo, ho fatto quello”, “ho avuto una missione importante” e così via. Tra carabinieri fanno così. Poi la radio ha trasmesso un’intercettazione in cui lui stesso parla con gli amici: “Ragazzi ci dobbiamo far dare la sospensione della pena…” Non è un’ammissione questa? La mia telefonata con lui ha fatto il giro dei siti. E sapete i commenti? La sua ex — dicono — vuole vendicarsi»
È una donna decisa: «Testimonierò se mi chiamano — dice — ma non sanno ancora se ci sarà un processo». Cos’altro sa? «Non molto, solo quello che mi ha raccontato lui. Perché lui ne parlava, non solo con me ma anche con altri, io questo l’ho ripetuto ai magistrati». E cosa diceva? «Che quella notte era in borghese come piaceva a lui. Odiava stare qui in provincia con la divisa addosso. Mi rimproverava sempre: “per colpa tua sono dovuto venire in questo posto di m…”. E che il ragazzo, un tossicodipendente fu pestato. Raffaele mi parlò di Cucchi solo dopo che la prima indagine, quella che non è arrivata da nessuna parte, aveva preso un’altra strada. Penso volesse vantarsi per averla scampata. Nessuno li cercava più».
Il suo ex marito potrebbe essere processato per omicidio preterintenzionale…«Sì» risponde rivolta al suo attuale compagno. Poi torna sulla questione: «Non sono andata in cerca di tutto questo ma quando mi sono sentita fare delle domande, ho deciso di non mentire. Me le ricordo le foto di quel ragazzo». Persone che non erano coinvolte hanno subito un processo. Ci pensa mai? «Io e Raffaele siamo stati assieme fino al 2013» precisa lei, facendo domande a sua volta: «Domani (oggi, ndr) verrà a prendere i bambini e li terrà fino al 6 gennaio, credete che sia una cosa da niente? Sarà il primo giorno che ci vediamo dopo che i giornali hanno parlato della mia testimonianza. Non dovrei avere paura? Ce l’ho invece e penso anche che, prima o poi, a riflettori spenti, potrebbe decidere di vendicarsi nei confronti di tutti noi».