Stretta alla pirateria web alla prova dei ricorsi, Andrea Biondi sul Sole 24 Ore

Stretta alla pirateria web alla prova dei ricorsi, Andrea Biondi sul Sole 24 Ore
Stretta alla pirateria web alla prova dei ricorsi, Andrea Biondi sul Sole 24 Ore

ROMA – “Il conto alla rovescia volge al termine – Andrea Biondi sul Sole 24 Ore – Il 31 marzo entrerà in vigore il regolamento per la tutela del diritto d’autore online varato dall’Agcom a metà dicembre. Un testo su cui si è tenuto un acceso dibattito nei mesi prima della delibera e non solo, visto che la precedente consiliatura dell’Agcom, sotto la presidenza Calabrò, era arrivata a un soffio dall’approvazione”.

L’articolo del Sole 24 Ore:

Diatribe ben lungi però dal considerarsi concluse. Sul regolamento in quanto tale sono già pendenti al Tar i ricorsi promossi da Guido Scorza ed Ernesto Belisario, a sostegno, fra gli altri, di Associazione nazionale stampa online (Anso) e Federazione dei media digitali indipendenti (Femi). Altro ricorso è stato affidato all’avvocato Fulvio Sarzana ed è promosso dall’associazione di provider aderente a Confcommercio (Assoprovider) e da varie associazioni dei consumatori. «Io vorrei capire – afferma Dino Bortolotto, presidente di Assoprovider – perché devo lavorare gratis. Nessuno si è preoccupato di fare un’analisi dei costi; nessuno si è preoccupato di contattarmi. Ma sono o no un cittadino che paga le tasse?». Enzo Mazza, presidente della Fimi (industria musicale) non la pensa così: «Perché queste obiezioni non vengono mosse quando i provider devono agire contro i siti di scommesse illegali o contro quelli che vendono farmaci online?». I termini per ricorrere contro il regolamento in sé ormai sono scaduti. Possibili (e tutt’altro da escludere) altri ricorsi sui singoli ordini di rimozione dei contenuti in caso di accertata violazione.
Sul fronte pratico, per la compilazione delle istanze l’Agcom pubblicherà sul proprio sito un web form, un manualetto di istruzioni e le Faq. Le istanze dovranno essere inoltrate attraverso Pec (Posta elettronica certificata). Le istanze saranno poi gestite con una piattaforma informatica, messa a punto assieme alla Fondazione Ugo Bordoni, che sarà al centro di un convegno a porte chiuse, oggi, con gli operatori cui saranno mostrate le soluzioni per le segnalazioni. «L’intera procedura – spiega il commissario Agcom Francesco Posteraro – si svolge in ambiente fully digital, in piena aderenza alle prescrizioni del codice dell’amministrazione digitale. L’esperienza potrà essere un modello».
Nel merito, dopo la segnalazione l’Ufficio diritti digitali della direzione servizi media dell’Agcom sarà tenuto a valutare, sulla base di una sommaria cognizione dei fatti, se ricorrano gli estremi per la procedura abbreviata, nei casi più gravi. L’Ufficio deve contestualmente verificare che l’istanza non sia irricevibile (perché carente di informazioni essenziali o per incompleta compilazione del web form), improcedibile (in quanto sia pendente un procedimento per gli stessi fatti dinanzi all’autorità giudiziaria), inammissibile (perché estranea all’ambito di applicazione del regolamento) o manifestamente infondata. L’istanza può essere così archiviata, o si potrà avviare il procedimento entro sette giorni dalla ricezione (nel procedimento ordinario) ed entro tre giorni (in quello abbreviato). La comunicazione va ai provider e, dove rintracciabili, ad uploader e gestori di pagina e sito internet.
Punto importante: nella comunicazione dell’avvio del procedimento la formulazione, dicono dall’Agcom, sarà tale da rendere esplicito che eventuali violazioni dei provider (punite fino a 258mila euro) saranno riconosciute solo alla fine del procedimento.

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