La nuova lista Monti è stata etichettata il Partito Agenda da Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano, partito che in fondo rappresenta una evoluzione e anche una innovazione del Partito Azienda di Berlusconi:
“Dopo vent’anni di Partito Azienda, scrive Travaglio, ecco il Partito Agenda”
Segue una racconto un po’ paradossale e fantastico, un po’ mestamente reale, della presentazione del logo del nuovo raggruppamento politico in cui confluiscono Udc e Fli e quel che resta delle ambizioni politiche di Luca Montezemolo:
“Un brivido elettrizzante di sollievo misto a entusiasmo ha scosso l’intera Nazione quando allo hotel Plaza [di Roma] che già fu di [Gianni] De Michelis & his girls, il sempre brioso prof. Mario Monti ha sollevato con agile gesto da prestigiatore il drappo di broccato che celava il logo e il nome della sua lista. Per il primo è stata scomodata l’agenzia di comunicazione più giovane e trasgressiva d’Italia, la Proforma di Bari, famosa per le campagna sbarazzine di Vendola ed Emiliano”
che, dopo avere “sudato sette camicie” ha convinto Monti
“a rimpiazzare il suo simbolo preferito (bara di mogano ravvivata da lumino, cipresso e ciuffo di crisantemi) con una scia chimica tipo Frecce Tricolori. Per il nome si sospetta una consulenza di Lina Wermuller: […] un sobrio ma travolgente “Scelta civica con Monti per l’Italia”. Un nome talmente pregnante da rendere superfluo il rito stantio delle domande dei cronisti e soprattutto delle risposte del premier, che infatti ha girato i tacchi con sobrio saluto”.
Secondo la fantacronaca di Travaglio, Monti è uscito in via del Corso:
“Fendendo la marea umana in delirio senza toccare terra, l’idolo delle masse si è tosto recato negli studi de La7 e lì, vincendo la proverbiale ritrosia alle telecamere, ha distillato le travolgenti parole d’ordine destinate a mobilitare ed entusiasmare milioni di fans, grazie anche al calore umano irradiato dalla sua espressione da termosifone spento e dalla sua voce monocorde da navigatore satellitare. “La mia natura sta totalmente cambiando, pensavo che avrei sempre escluso di candidarmi a qualcosa”, “Decisamente non provo alcuna passione per la politica”, “L’operazione che è venuta da un’ampia cerchia di forze [Udc e Fli] ha l’obiettivo di un Monti-bis. Se questo non sarà conseguito ci saranno altre considerazioni da fare”. “Ringrazio tutti gli amici [Fini e Casini] per l’entusiastico apporto fornitomi”.
Tema tasse. Travaglio trova
“non male la promessa di “ridurre la pressione fiscale” (dopo B. che giurava di ridurre le tasse e poi le lasciava com’erano, dopo il Pd che prometteva di tagliarle e poi le aumentava, abbiamo uno che le aumenta e intanto dice che le riduce). Scaldati i cuori dell’elettorato tv e catturato il pubblico radio facendosi immortalare con due cuffioni da dj, l’allegro bocconiano si è dedicato al popolo del web, twittando un giovanile “wow!” alla notizia dei 100mila follower, dopo che il nipotino Spread gli ha spiegato che diavolo sono i follower. Fra un tweet e l’altro, quello che un anno fa era un mostro sacro che incuteva timore a tutti e dialogava con l’Europa, ora è ridotto a trattare con Cesa e Bocchino, a polemizzare con Fassina e a studiare le mosse di Stracquadanio e di una Bertolini, s’è rituffato nell’appassionante gioco delle liste. Per cui promette “massimo rigore”: il rigor Montis. Dopo la Gauche Caviar e la Droite Chiavar, arriva le Centre Dormir”.