Trentino, cuochi e baristi fanno guide sui monti. Caso finisce sul Guardian

Trentino, cuochi e baristi fanno guide sui monti. Caso finisce sul Guardian
Trentino, cuochi e baristi fanno guide sui monti. Caso finisce sul Guardian

TRENTO – La nuova legge sul turismo in Trentino consente agli albergatori e ai loro familiari di accompagnare i clienti in montagna. Un oltraggio per la lunga tradizione di guide alpine che hanno contribuito a fare la storia dell’escursionismo dolomitico. Ma anche e soprattutto un rischio per la qualità, oltre che per la sicurezza dei turisti. Al punto che la polemica è arrivata oltralpe con il quotidiano britannico The Guardian che titola: “Cooks and barmen allowed lo lead simple mountain trips”. Tradotto: “Cuochi e baristi autorizzati a far da guide nelle gite in montagna”.

Andrea Selva sul Corriere delle Alpi, illustra le criticità della nuova legge:

“il quotidiano britannico The Guardian, si è occupato della nuova legge sul turismo del Trentino. Proprio quella che permette agli albergatori e ai loro familiari (cuochi e baristi?) di accompagnare i propri clienti in montagna. Sembrerebbe una cosa da ridere se non fosse che i lettori inglesi del Guardian potrebbero essersi fatti l’idea (falsa?) che in Trentino la sicurezza dei turisti che si fanno accompagnare in montagna è a rischio.

In fondo questo è proprio quello che hanno dichiarato i rappresentanti trentini e nazionali delle guide alpine: prima ai giornali italiani e poi al Guardian, che alla sicurezza e alla qualità (a rischio) ha dedicato la seconda parte del suo titolo. «In fondo – spiega Cesare Cesa Bianchi, presidente nazionale delle guide – sarebbe come chiedere a noi di fare i cuochi, peccato che nel mio caso non saprei cucinare nemmeno un piatto di spaghetti». Saranno contenti gli albergatori trentini (primi beneficiari della legge che consente loro di fare le guide) del risultato di immagine di questa legge.

Ora (notizia pubblicata ieri sul Trentino) arriva l’assessore Michele Dallapiccola a chiarire quali sono i confini fra le guide e gli albergatori. Peccato che la legge sia chiarissima: parliamo di albergatori e loro familiari, che possono accompagnare solo la loro clientela e devono essere assicurati. I percorsi? Tutti quelli che non richiedono tecniche e materiali alpinistici.

Proprio per questa indeterminatezza (e per evitare altri titoli come quello del Guardian) gli uffici provinciali del turismo sono già al lavoro per mettere mano alla legge e chiarire (con un atto che abbia più valore di una nota dell’assessore) quali sono i confini tra guide, accompagnatori del territorio e albergatori. Comunque Dallapiccola lancia agli albergatori un invito alla responsabilità perché “operino in base alle proprie responsabilità e competenze, che certo non sono quelle delle guide professionali”.

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