Maggie De Block troppo grassa, non può fare ministra Salute in Belgio. Baroni, Corriere

Maggie De Block (foto Lapresse)
Maggie De Block (foto Lapresse)

ROMA – “Questa ci mancava – scrive Carlo Baroni del Corriere della Sera – Una ministra giudicata per il giro vita. Che, nel suo caso, sembra non finire mai. Insomma: è troppo grassa. E figuriamoci che l’hanno messa proprio alla Salute. Che esempio può dare, accusano i suoi detrattori? Il fatto che possa essere anche onesta e competente viene seppellito dai chili di troppo”.

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Maggie De Block, 52 anni, neoministro nel governo belga, guidato da Charles Michel, è finita nel mirino di un giornalista della tv fiamminga Vrt , Tom van de Weghe. Ha scritto un tweet per scorticarla. E scatenare il mal di pancia dei frequentatori dei social network. Che subito si sono accodati tirando fuori il peggio dei loro pregiudizi. «De Block è anche un medico. Come ci si può fidare di lei vedendo che rispetto ha per il suo corpo?». Maggie si è difesa con le sue armi migliori: l’intelligenza e l’ironia. Che non si misurano con la bilancia. «I miei pazienti non guardano alle mie misure, ma vengono da me per la qualità delle mie cure». Viene anche da chiedersi se ci sarebbe stata una sollevazione del genere nel caso fosse stato nominato un ministro della Salute fumatore. Tra l’altro Maggie è tra i politici più stimati di tutto il Belgio. Soprattutto nelle Fiandre. Gli elettori la adorano, i colleghi la stimano.
Un anno fa i lettori francofoni del giornale La Libre Belgique , l’avevano eletta donna dell’anno. Lei, fiamminga, scelta dalle donne valloni.
E qualcuno pensa anche che dietro l’attacco del giornalista ci sia un «mandante» politico. Per cercare di frenare l’ascesa di Maggie. Non c’è niente di più efficace che puntare sull’aspetto fisico.
Discorso chiuso. Per il momento. Perché non è la prima volta che l’obesità finisce sul banco degli imputati. In Inghilterra, ai tempi del governo Brown, si era pensato, addirittura, di togliere le cure a carico dello Stato agli obesi che non si fossero impegnati a dimagrire. Se ci avessero pensato prima avrebbero lasciato fuori dall’ambulatorio persino Winston Churchill per colpa del suo rapporto conflittuale con la bilancia. Poco male, Sir Winston non avrebbe dato «peso» a critiche fondate sul pregiudizio e l’ignoranza. Quello che farà anche Maggie De Block.

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