Veneto, vince chi vuole meno Stato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2015 - 08:49 OLTRE 6 MESI FA
Luigi Brugnaro, nuovo sindaco di Venezia

Luigi Brugnaro, nuovo sindaco di Venezia

ROMA – “Dalla luna di miele alla luna di fiele – scrive Mariano Maugeri del Sole 24 Ore – Il colpo di fulmine tra il Pd e i ceti produttivi del Nord-Est ha scaricato la sua energia distruttiva sui risultati elettorali di questi giorni, con il partito democratico che torna alle percentuali che precedettero l’arrivo di Matteo Renzi al Nazareno e a Palazzo Chigi. Meno venti punti percentuali, con la sconfitta di Venezia che a livello simbolico vale per il Centro-destra ben più di una Regione”.

L’articolo di Mariano Maugeri: Le adesioni entusiastiche di leghisti eretici come Bepi Covre, sindaco battagliero di Oderzo e per due mandati parlamentare leghista («voto Renzi a occhi chiusi») vanno archiviate nel grande libro dei sogni del 2014. Ricordiamo solo alcuni flash: Renzi appariva come l’uomo della provvidenza, il Salvini felpato era alle primissime e ancora timide uscite, Forza Italia sembrava in preda a una crisi preagonica che lasciava presagire solo un inevitabile passaggio a un coma senza ritorno. Come se non bastasse, sul Veneto aleggiava come un’ombra funesta l’ira dei magistrati veneziani per lo scandalo Mose, che si sarebbe manifestata il 4 di maggio, neppure nove giorni dopo il risultato strepitoso delle Europee, con l’arresto di 35 persone, tra le quali il doge Giancarlo Galan per 15 anni padrone della Regione (…). Con la contraddizione di una regione pachidermica che alimenta le sue partecipate e di Comuni incagliati in una massa enorme di debiti. È stato il pessimo conto economico della gestione Orsoni, con il corollario dei 75 milioni di debiti, a spianare la strada verso Ca’ Farsetti a Luigi Brugnaro, un imprenditore che finalmente ha redatto un programma economico capace di incuriosire l’interesse del cittadino-elettore. Un miracolo in una città a economia pianificata come quella veneziana, dove tutti parlavano a bassa voce di area franca a Marghera come se fosse una bestemmia. «Noi vogliamo seguire l’esempio dell’Irlanda: attrarre investimenti stranieri con una bassa tassazione» dice Renato Boraso, uno dei più stretti collaboratori di Brugnaro che potrebbe ottenere la delega ai Lavori pubblici (…).