ROMA – “Telenovela di nome Wanda. Un triangolo social (e ottuso)”, questo il titolo dell’articolo a firma di Aldo Grasso sulle pagine del Corriere della Sera:
Una telenovela di nome Wanda. Oggi si gioca Sampdoria-Inter e, come si dice in questi casi, c’è uno scontro nello scontro, quello fra Maxi Lopez e Mauro Icardi. Di mezzo c’è un donna, Wanda Nara, che ora sta con Icardi ma prima era la moglie di Lopez, con cui ha avuto tre figli. È il primo triangolo social della storia del calcio; non che in passato di triangolazioni, in campo e fuori, non ce ne siano state ma, diciamo così, non c’era Internet a spiattellare tutto. La telenovela è lunga.
Wanda è una modella argentina con qualche aspirazione artistica; la procace showgirl , però, balza agli onori delle cronache solo per un video hard (poi negato) e per una presunta relazione con Diego Maradona, il quale ora attacca Icardi: «È un traditore, ha giocato a fare l’amico e poi ha rubato la donna a un compagno, ai miei tempi l’avremmo picchiato a turno». Ai suoi tempi facevano anche di peggio, ma con meno visibilità. Wanda dice che non è mai stata infedele al marito, che ha lasciato Maxi perché la cornificava in continuazione: «In Argentina mi ha tradito anche con Marianna, la nostra governante che bella non era. Eravamo in casa e loro facevano l’amore mentre io dormivo in un’altra stanza con i bambini». Una serie di «scatti bollenti» sui rispettivi profili Twitter non lascia dubbi su cosa facciano Wanda e Mauro: la moda si chiama aftersex , la location conferma. Le foto non bastano: Icardi risponde a Lopez che gli aveva intimato di non pubblicare più le foto dei suoi bambini sui social: «Ma se neanche li chiami i tuoi figli!». La telenovela, nella forma delle web series , è scritta molto male, di quelle che ai tifosi proprio non vanno giù. A loro interessa il campo, non il letto.
Da noi, Wanda è nome vintage , rievoca Wanda Osiris, gli anni Cinquanta, la «Wanda» di Paolo Conte («Carezze qui, carezze là…»). A qualcuno ha ricordato la storia di Annamaria Galli finita nelle braccia di José Altafini, dopo aver piantato Paolo Barison. Ad altri la storia più recente fra John Terry e Vanessa Perroncel, compagna del compagno di squadra Wayne Bridge. D’accordo, come dice Renato Zero, la geometria non è reato, ma i nostri protagonisti hanno tutti le carte in fregola perché il triangolo risulti fatalmente ottuso.
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