WhatsApp e la doppia spunta blu. Selvaggia Lucarelli: Zuckerberg e le storie d’amore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2014 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA
Selvaggia Lucarelli (foto Lapresse)

Selvaggia Lucarelli (foto Lapresse)

ROMA – “Io – scrive Selvaggia Lucarelli su Libero – lo sapevo che quei 19 miliardi che Zuckerberg ha speso per acquistare whatsapp erano uno dei suoi ennesimi investimenti per farci litigare. Lo sapevo che quel roscio malefico stava tramando qualcosa. Come se poi non ne avesse già abbastanza di provocare faide, divorzi, risse e uxoricidi per i like tattici del fidanzato sotto foto di sconosciute in bikini, per richieste d’amicizia accettate incautamente, per chat di facebook lasciate aperte per sbaglio, per l’amico che ti tagga al night club mentre avevi detto che andavi a dormire alle undici”.

L’articolo completo:

Non bastava, all’amico Mark, l’idea di aver sterminato interi nuclei familiari per colpa di un poke. No, lui voleva anche whatsapp. E non gli bastava whatsapp così com’era, ovvero uno strumento infernale che ci ha fatti regredire tutti a bimbiminkia insicuri e paranoici. Non gli bastava sapere che su whatsapp nessuno è più se stesso e tutto è strategia. Che la diabolica chattina ci ha tolto serenità, autostima, privacy, lucidità mentale e una sana gestione dei rapporti sentimentali. Non gli bastava sapere che se uno che ci piace ci manda un messaggio su whatsapp non lo apriamo subito perché poi sembra che siamo lì, sfigate, a non aspettare altro. Che se invece non ci risponde lui nostro figlio può anche appiccare il fuoco alla Punto del vicino ma noi rimaniamo online per vedere se si collega per risponderci. Che se trascorrono più di quindici secondi dall’inizio di una sua «digitazione in corso» noi siamo colte da schizofrenia paranoide immaginando che ci stia per dire «Scusa ma ho scoperto di essere gay durante una puntata di Amici e mi sono innamorato di un rappresentante herbalife gay bear, domani ci sposiamo a Francoforte», mentre poi ci scrive «Ho lasciato mica l’accendino dell’Inter a casa tua?».

Non gli bastava sapere che i più grandi conflitti di questo secolo non sono dovuti ad Hamas, all’Isis, all’indipendentismo ceceno, ai talebani, ai Balcani, al Kurdistan, a Gasparri su twitter. No. Sono dovuti all’orario dell’ultimo collegamento su whatsapp. E se lo togli «cos’hai da nascondere?», se lo lasci «cosa mi nascondi?», se risulta che ti sei collegato l’ultima volta alle otto di sera «Come mai non ti sei più collegato dopo le otto? Avevi di meglio da fare?», se risulta che ti sei collegato all’una di notte «con chi stavi chattando all’una di notte?», se dopo che ti sei dato la buonanotte con la tua fidanzata vede che hai chattato anche un’ora dopo «Con chi chatti dopo che mi hai dato la buonanotte?». Insomma. L’inferno. E non gli bastava neppure sapere che se noi mandiamo un messaggio e lui non risponde, prendiamo due giorni di malattia dal lavoro per controllare quando è online così da capire se non ci risponde perché il suo telefono è vittima del campo magnetico di Giove e quindi non ha letto o se sì, ha letto, ma non ci risponde per quel caro vecchio motivo che tutti fatichiamo ad accettare: non gliene frega una cippa di risponderci. Mark il sadico voleva di più.

Voleva darci la consapevolezza di essere snobbati, ignorati, mortificati con la drammatica indifferenza 2.0. E allora s’è inventato la doppia spunta blu. Quella che ci dà la certezza matematica che l’altro non abbia solo ricevuto il nostro messaggino (per quello c’era già la doppia spunta verde) ma che l’abbia anche letto. Che in fondo, se ci pensate bene, non è neppure questo gran dispetto. Le due spunte blu ci risparmieranno la lenta e logorante agonia del non sapere. Ci ricorderanno che le due spunte hanno la forma di due boomerang perché le frustrazioni che generiamo con l’utilizzo compulsivo e strategico di whatsapp ci tornano indietro, sempre. Ci provocheranno un dilaniante senso di abbandono che è comunque meglio di quello di incertezza. E allora già che ci siamo suggeriamo al buon Mark di non fermarsi qui. Di introdurre nuove spunte. Che so. Una spunta rosa: vuol dire che ha appena mandato lo screenshot del tuo messaggio alla sua migliore amica e ti stanno sbeffeggiando da due ore perchè hai usato più kappa tu che una bimbominkia di Emma Marrone. Una spunta rossa a intermittenza vuol dire che sta copulando con un’altra e ti risponderà dopo il coito. Due spunte verde militare vogliono dire che piuttosto che rispondere a te sarebbe disposto a rispondere alla chiamata alle armi dei ribelli filorussi. Cinque spunte giallo paglierino vogliono dire che ha letto ma è alla toilette. Sei spunte verdi vogliono dire che ha letto ma sta chattando con Matteo Salvini. Tre spunte grigie vogliono dire che ha letto ma non ha risposto perché stava vedendo Cuperlo a Ballarò e s’è addormentato. Una spunta bianca vuol dire che ha letto ma non ha capito il messaggio. Avete scritto a Pina Picierno. Mark, pensaci.