Zdenek Zeman: “Tavecchio? Uscita infelice, ma su troppi stranieri ha ragione”

Zdenek Zeman: "Tavecchio? Uscita infelice, ma su troppi stranieri ha ragione"
Zdenek Zeman: “Tavecchio? Uscita infelice, ma su troppi stranieri ha ragione”

ROMA – Carlo Tavecchio ha avuto un’uscita infelice ma nella sostanza, sui troppi stranieri, torto non ha. E la Juventus senza Antonio Conte non perde nulla. Zdenek Zeman concede alla Gazzetta dello Sport un’intervista destinata, come spesso accade quando parla il tecnico boemo, a far discutere.

 

“Mi vedo bene e sto bene solo in mezzo al campo, ad allenare. Per questo ho sempre rifiutato di fare il c.t. di una nazionale”. Bentornato, Zdenek Zeman.
Cagliari. Perché?
“Perché qui c’è una società nuova, fatta di persone perbene, che ha voluto puntare su di me. Il progetto è a buon punto, ma il mercato condiziona il nostro lavoro”

De Laurentiis propone di tenerlo aperto tutto l’anno.

“Chi dice una cosa del genere non capisce nulla di calcio. Per me il mercato dovrebbe chiudersi prima che le squadre partano per i ritiri”.

Il calcio italiano è davvero messo così male?
“Per tanti anni siamo stati ai vertici, ora non lo siamo più. La soluzione migliore sono centri federali su scala regionale come in Francia. Il nuovo c.t.? Mancini sarebbe la persona giusta al posto giusto”.

Cosa pensa dell’esternazione sugli extracomunitari del candidato presidente federale Tavecchio?
“Un’uscita inopportuna e che non può non essere censurata. Però, tolta la forma, nella sostanza ha ragione. Uno dei grandi mali del calcio italiano è la presenza di troppi stranieri. Bisogna tornare a puntare sui nostri ragazzi”.

Quindi Tavecchio può essere l’uomo giusto per rilanciare il calcio italiano? 

“Il problema non sono gli uomini, sono i programmi. Ma con un mandato di appena due anni, Tavecchio o un altro, cosa può fare?”.

Griglia scudetto.

“La Roma ha comprato giocatori che sulla carta la rinforzano notevolmente, però poi bisogna vedere se sul campo il rendimento sarà all’altezza delle attese. La Juve senza Conte non perde nulla perché ha una storia e un organico che prescindono dall’allenatore. Il Napoli deve trovare la continuità che non ha mai avuto nelle ultime stagioni. Le milanesi devono voltare pagina. Non sarà facile, ma peggio dell’ultima annata è difficile che facciano…”.

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