Zucchero, disfida tra Italia e Oms. Lorenzin: “Sbagliato dimezzarne l’uso”

Zucchero, disfida tra Italia e Oms. Lorenzin: "Sbagliato dimezzarne l’uso"
Zucchero, disfida tra Italia e Oms

ROMA – L’Organizzazione mondiale della sanità propone la riduzione dal 10 al 5% delle calorie. Il ministro Beatrice Lorenzin: “I nostri prodotti aggrediti senza nessuna base scientifica seria”.

Scrive Margherita De Bac sul Corriere della Sera:

“Zucchero, il nuovo tabacco”? Pare sostenerlo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Oms, che porta avanti anche attraverso una consultazione popolare su internet una battaglia contro il più dolce degli alimenti.

La proposta è di dimezzarne il consumo dal 10 al 5% del totale delle calorie assunte quotidianamente. La raccomandazione non esonera le aziende, che sarebbero costrette così a commercializzare prodotti privati di una buona parte della sostanza più gradevole per il palato.

L’Italia però non condivide questa politica i cui effetti rischiano di colpire molti marchi nazionali. È contraria Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, impegnata a difendere il made in Italy nel semestre europeo a guida tricolore: «No a diktat senza base scientifica. È un’aggressione alle nostre tradizioni dolciarie. Poi però viene ammessa l’invasione di biscotti, barrette e cose simili con aspartame (un edulcorante artificiale ndr )».

L’Oms propone di abbassare il limite di 10-12 cucchiaini al giorno di zucchero — attualmente indicato — a un massimo di 5-6. La stessa strategia adoperata contro il sale e i grassi saturi, prevalentemente di origine animale. L’Italia non è d’accordo per una questione di metodo. Proprio come non lo fu di fronte all’introduzione in Inghilterra dei semafori posti sulle etichette delle confezioni (…)

 

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