Appendicite, come riconoscerla? Appendicite, come riconoscerla?

Appendicite, come riconoscerla? Ecco sintomi e cause

ROMA – Come riconoscere i sintomi di una appendicite e quando correre al Pronto Soccorso? Sono domande che si pongono in molti ogni qualvolta accusano dolori, più o meno persistenti ai fianchi. Il primo punto da chiarire è dove si trova e che cosa è? L’appendice vermiforme è una borsa grande come un dito attaccata all’intestino crasso ed è collocata nella parte inferiore destra dell’addome. Si chiama appendicite il processo infiammatorio scatenato da un’infezione. In genere si presenta con un doloroso gonfiore, che è bene riconoscere in tempo per evitare pericolose complicanze, come una peritonite che è l’infiammazione dell’intero peritoneo.

CAUSE – Generalmente l’appendice si infiamma a causa di un ristagno di cibo nelle viscere, per intasamento di corpi estranei come i noccioli dei frutti erroneamente ingeriti. Nella prima infanzia può essere scatenata da un eccesso di tessuto linfatico a sua volta dovuto ad altre infezioni come la mononucleosi, il morbillo e gastroenteriti. Talvolta, ma è estremamente raro, può essere spia di tumori.

SINTOMI – Dolore addominale, inappetenza, nausea, vomito, stitichezza o diarrea, incapacità di espellere gas, qualche linea di febbre e gonfiore addominale. Il dolore parte generalmente dallo stomaco per poi spingersi verso il fianco destro, sede dell’appendice. Può in taluni casi localizzarsi a distanza e simulare una colica renale o biliare o altre patologie ginecologiche. Tutte cause che il medico sarà in grado di escludere.

DIAGNOSI – La diagnosi si basa sulla valutazione dei sintomi riportati dal paziente, attraverso specifiche manovre come il segno di Blumberg o segno di Rovsing. A questi generalmente si aggiunge un analisi del sangue per controllare la conta dei globuli bianchi. Per ulteriore chiarezza si può poi ricorrere all’ecografia, che permette anche di escludere eventuali calcoli o patologie ginecologiche. In casi estremi anche alla Tac.

CURA – Il trattamento preferenziale è un intervento: se l’appendicite è confermata è bene rimuoverla chirurgicamente nei primi stadi dell’infiammazione. L’operazione tradizionale è eseguita con tecnica aperta, si apre cioè la pancia del paziente. Negli ultimi anni con tecnica laparoscopica, che è meno invasiva e consente un decorso post operatorio meno doloroso.

COMPLICAZIONI – Se non curata in tempo l’appendicite può portare a peritonite: la rottura dell’appendice fa disperdere i batteri nel peritoneo, la membrana che riveste la parete interna dell’addome, causandone l’infiammazione. Ascesso addominale: sempre in caso di perforazione dell’appendice, si può formare un ascesso nell’addome contenente materiale infetto e pus.

 

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